Lungo il fiume ed in diversi luoghi sono spuntati come funghi cartelli e occhi elettronici per contrastare le illegalità
Da qualche giorno sono spuntati in città decine e decine di cartelli a cura dell’assessorato all’ambente indicanti una serie di divieti sullo sversamento di rifiuti. Molti di questi cartelli sono stati messi lungo le ringhiere del fiume, da Contrada Santissimo fino a Via Aversa. Altri cartelli sono stati posizionati nelle vicinaze delle cosiddette isole ecologiche dove ci sono i cassonetti dell’immondizia, anche quelli indicanti il divieto di sversamento di rifiuti solidi urbani. In verità sono sembrati un po’ eccessivi, forse troppi. Se qualcuno con i cartelli vuole contrastare l’inciviltà di pochi, castigando tutti gli altri alla perpetua visione, ha suscitato la perplessità di molti cittadini che si chiedono la vera funzione di tanti cartelli che non danno della città una buona immagine. Si sa bene chi e quando nel fiume vengono sversati i rifiuti, basta controllare gli ambulanti il giovedì e qualche maleducato il resto della settimana. Forse bastavano davvero pochi cartelli e più controlli da parte degli agenti della polizia municipale. Si sa anche che è vietato portare i cani a fare i propri bisogni per strada, nelle ville, nei parchi e lungo fiume, eppure da quando ci sono tanti cartelli le deiezioni non sono diminuite, anzi. Ma se ci sembrano superflui tanti cartelli per evidenziare ciò che non si può già fare, ci sembrano addirittura inutili i cartelli spuntati nella Piazzetta davanti alla Chiesa del Carmine, uno all’ingresso della Villa Comunale, in piazza Aorte, sotto al ponte sulla strada che collega Alvanite a Via Cesinali, e davanti all’ingresso del Parco Pubblico. Sui cartelli compare la scritta: “Comune di Atripalda – Assessorato all’Ambiente - Area Video sorvegliata – I trasgressori saranno puniti”. I cittadini, un po’ incuriositi si sono chiesti se fosse partirto il servizio di video sorveglianza più volte annunciato, ma con sorpresa alzando gli occhi hanno pututo notare che le telecamere poste sopra alle loro teste non erano collegate. Qualcuno ha creduto che fossero collegate con un terminale ad una centrale senza alcun filo, ma anche questa ipotesi è caduta. I cartelli sono veri, anche se non si capisce di cosa saranno puniti severamente i cittadini, di quale trasgressione si tratta? Il cartello non lo dice. Si presume che sia vietato scaricare rifiuti, portare i cani a fare i bisogni e atti vandalici in genere, ma il cartello non lo dice. Qualche cittadino si è informato anche presso il comando di polizia municipale, per capire chi “controllava” le immagini, ma li non c’era nessun terminale collegato alle telecamere, qualcun altro è andato al comune, ma anche li niente, altro si sono rivolti ai carabinieri che hanno negato di avere immagini di Atripalda sui loro video. Infatti per regitrare e vedere le immagini delle telecamere di video sorveglianza c’è bisogno di qualche autorizzazione e di un apposito regolamento, che sembra per ora non ci sia. Insomma i cittadini hanno capito, si tratta solo di un deterrente, nulla di ché. Loro sanno che il Comune non ha un vero sistema di video sorveglianza, ma stanno al gioco e rispettano i segnali, anche se le telecamere sono finte.