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Accesso agli atti, il Tar dà torto al Comune

Nel dicembre scorso l’imprenditore Sarno aveva presentato ricorso contro un diniego opposto dall’Ufficio tecnico

L'Ufficio tecnico comunale

Il Comune di Atripalda è stato sconfitto davanti al TAR di Salerno da Alessandro Sarno, titolare dell’impresa edile Top House srl. L’imprenditore, infatti, nel dicembre scorso aveva presentato ricorso per l’annullamento del diniego di accesso agli atti relativi alla concessione del permesso a costruire per la realizzazione del “Parco Rubicondo” di via Roma (n. 2205/2011): «E’ illegittimo il diniego opposto dall’amministrazione comunale all’istanza di accesso del ricorrente volta a prendere visione di una concessione edilizia e dei documenti ad essa allegati sul presupposto che l’istanza risulti carente di motivazioni relative al legittimo interesse del richiedente, ben potendo questi, [..] prendere visione dei suddetti documenti. Il normale cittadino può ben accedere agli atti amministrativi dell’ente locale di appartenenza, senza alcun condizionamento e senza necessità della previa indicazione delle ragioni della richiesta, dovendosi cautelare la sola segretezza degli atti la cui esibizione è vietata dalla legge o da esigenze di tutela della riservatezza dei terzi» è stata la motivazione che i giudici del Tribunale Amministrativo Regionale hanno adottato, concedendo al Comune trenta giorni, dalla data della notifica della sentenza pubblicata il 15 febbraio scorso, per mettere a disposizione di Alessandro Sarno gli atti.

La vicenda nasce, nell’agosto 2011, dalla mancata concessione da parte dell’Ufficio tecnico comunale del permesso a costruire, chiesto ai sensi del Piano casa regionale, di un complesso residenziale nell’area ex Consorzio agrario di via Circumvallazione presentata dalla Top House srl. per un problema, sostanzialmente, legato all’altezza di progetto dei fabbricati (18 mt.) ritenuta superiore rispetto a quella massima che il Piano regolatore generale fissa al più pari a quella degli edifici preesistenti e circostanti. Il titolare dell’impresa, di fronte alla decisione dell’Utc, ha chiesto di prendere visione degli atti relativi alla concessione rilasciata alla L.R. Legno srl, anch’essa ai sensi del Piano casa regionale, per la realizzazione del “Parco Rubicondo” in via Roma. L’Utc, però, si è opposto alla richiesta di accesso agli atti e Alessandro Sarno, nel dicembre scorso, ha presentato ricorso al Tar di Salerno. E la giunta comunale, alla fine dell’anno (30/12), ha deciso di resistere nel giudizio dopo che, una settimana prima (23/12), il sindaco Laurenzano aveva già affidato l’incarico della difesa del Comune all’avv. Matteo Anzuoni (con un decreto mai pubblicato all'Albo pretorio online), al quale sarà comunque riconosciuta una parcella di 4.800 euro.

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Commenti  

 
#8 GIGGINO à MAZZA 2012-03-10 18:49
ALL'UFFICIO TECNICO Cè TROPPA [...] MA IO FAREI PAGARE DI TASCA LORO PERCHè SE CONTINUANO A SBAGLIARE CI RIMETTIAMO NOI DI TASCA NOSTRA.......
 
 
#7 Taciturno 2012-03-08 20:23
Si simm Tutti compari e comparielli VA BENE, ma si nun simm compari o comparielli nun ci venì, pecchè nun zi pò fà............. ...
 
 
#6 peter pan 2012-03-08 17:44
ho l'impressione che l'ufficio tecnico sia esageratamente autogestito, si negano diritti e ci si autoencomia con troppa facilità. Se arrivasse un procuratore della repubblica per fare un pò di chiarezza? Anche Guanci approverebbe!!! !!!!!!
 
 
#5 mano a sacca 2012-03-08 15:38
Ma gli assessori devono mette mano a sacca?
 
 
#4 Nicola 2012-03-07 22:56
i responsabili della giunta municipale si devono vergognare perchè hanno deliberato l'incarico per gli avvocati per andare contro i cittadini onesti che purtroppo pagano queste loro leggerezze
 
 
#3 maurizio sallustro 2012-03-07 01:05
è vergognoso come ancora oggi nella culla della democrazia Irpina nella vecchia Abellinum accadono manovre politicamente scorrette verso un semplice cittadino che investe le proprie risorse creando economia e urbanizzazione in una cittadina pilotata ancora da nonnismi-politi ci
 
 
#2 Scassacocchio 2012-03-06 13:20
Spero che il Sindaco voglia chiamare in causa e far pagare tutte le spese ai responsabili della decisione di negare atti amministrativi a un cittadino. Ritengo che possa farlo, e in ogni caso, una volta consegnati gli atti - entro trenta giorni – conosceremo tutti i risvolti delle vicende che interessano parti importanti, in tema di congestione edilizia e di vivibilità, della nostra città. Dopotutto Laurenzano ha dichiarato pubblicamente, che lui, benché “sfiduciato” restava in carica per evitare che venissero messe “le mani sulla città”.
Una promessa, una garanzia. Viva la trasparenza.
 
 
#1 BAsta 2012-03-06 12:02
sperpero di denaro pubblico... e poi non abbiamo i soldi per spalare la neve e aprire uffici pubblici, vedi biblioteca.