Domenica, 29 Dic 24

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Ingino, il Comune boccia il progetto

Il complesso residenziale previsto in contrada Valleverde ha una volumetria eccessiva

L’Amministrazione comunale ha detto no al mega intervento residenziale e commerciale previsto in via Valleverde, nell’area ex Gasparini Spa. Almeno per il momento. La proprietà, infatti, la Ingino IR Spa, è stata invitata a rivedere il progetto, presentato a settembre dello scorso anno attraverso il Programma edilizio residenziale sociale della Regione Campania, perché prevederebbe una volumetria eccessiva. In sostanza, l’indice di fabbricabilità risultante dal rapporto fra volume di progetto (circa 90mila mc.) e la superficie interessata (circa 21mila mq.) è superiore ai 4 mc/mq., più di quanto generalmente concesso in zone anche di espansione abitativa (2-3 mc/mq.). L’intervento, che consisterebbe nella realizzazione di locali commerciali e oltre 120 appartamenti, di cui almeno il 20-30% di tipo sociale da cedere al Comune di Atripalda oltre ad altre opere di urbanizzazione secondaria, rientra fra quelli presentati dai 411 soggetti pubblici e privati che hanno già superato la valutazione tecnico-ambientale-localizzativa da parte della Regione rispetto alla realizzazione di interventi residenziali in aree industriali dismesse o in via di dismissione. L’area in questione è compresa fra la Variante 7 bis e via Valleverde e rientra nel complesso industriale appartenuto alla famiglia Gasparini che dalla fine degli anni ’50 ad oggi ha ospitato prima una fabbrica di mangimi, poi la lavorazione delle ciliegie e delle castagne e ceduto solo pochi anni fa alla Ingino IR Spa che si occupa prevalentemente di commercio all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli. L’Amministrazione comunale, chiamata a manifestare assenso o dissenso per l’iniziativa ed eventualmente a modificare il Piano regolatore vigente, ha momentaneamente bloccato il progetto presentato (se n’è discusso in gruppo di maggioranza la scorsa settimana) ed è in attesa delle determinazioni del privato.

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