L'assestamento reale dei conti ammonta a circa 220mila euro riguardanti quasi esclusivamente i tributi, il personale e la manutenzione
Circa 220mila euro: a tanto ammonta, al netto delle “partite di giro”, l’assestamento di bilancio 2009 approvato dalla giunta a fine novembre e arrivato in discussione in Consiglio comunale in questi giorni. Una manovra correttiva del bilancio di previsione approvato nel giugno scorso che si potrebbe definire “light”, almeno a giudicare dall’entità delle cifre delle singole voci. Il sindaco Laurenzano, ancora titolare della delega al bilancio dopo il rifiuto dell’ex assessore Landi, ha seguito personalmente la correzione dei conti, coadiuvato dal responsabile economico De Giuseppe e dal revisore Volino. Le variazioni in entrata ed in uscita, che tecnicamente restituiscono un importo totale vicino al milione di euro, a ben vedere riguardano essenzialmente i tributi, le spese per il personale, il funzionamento degli uffici e la manutenzione del patrimonio pubblico. In particolare, alla voce maggiori entrate, si evidenziano circa 60mila euro derivanti dall’attività di accertamento dell’Ici (parzialmente compensati da maggiori uscite per competenze esterne per circa 13mila euro) e della Tarsu giornaliera (mercato). Alla voce minori spese, invece, si registrano economie quasi esclusivamente sulle retribuzioni, e quindi sugli oneri, del personale, in particolare della Polizia municipale e degli uffici Anagrafe, Tributi e Servizi Generali, per un totale di circa 75mila euro. Per i dipendenti, però, si registrano anche voci in aumento come quella di 40mila euro per il personale dell’Ufficio Tecnico, di circa 3mila euro per il Revisore dei conti (il cui trattamento economico sfiora i 16mila euro all’anno), di 1.800 euro di indennità di sindaco, assessori e consiglieri comunali e di 1.000 euro di rimborso spese per i volontari della Protezione civile. Poi si evidenziano incrementi di oltre 60mila euro per oneri straordinari (di cui circa 20mila euro risalenti al 2001), di circa 4mila euro per spese telefoniche (il 20% in più di quelle previste) e di oltre 65mila euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi comunali e dell’impianto di pubblica illuminazione.