I tecnici incaricati dal Comune hanno avviato la progettazione. Palladino: Cercheremo di coinvolgere tutti i cittadini
La progettazione dell’intervento di rigenerazione urbana di contrada Alvanite finanziata dalla Regione Campania con un contributo di 50mila euro è entrato nel vivo. Dopo l’affidamento dell’incarico, avvenuto il 3 novembre scorso e ottenuto dal raggruppamento temporaneo di professionisti (RTP) Habitat Ventuno formato dagli architetti Pina Cerchia e Nello Conte per un importo di 40.497 euro, i due tecnici hanno avuto, lo scorso lunedì, un incontro con il gruppo di maggioranza. L’ipotesi progettuale proposta si prefigge lo scopo non solo di ottenere il finanziamento da circa un milione di euro per la riqualificazione degli spazi esterni di contrada Alvanite ma, allo stesso tempo, di considerare una possibile riqualificazione complessiva dell’intero quartiere con l’obiettivo di accedere in futuro ad ulteriori finanziamenti o a forme di collaborazione con imprenditori privati. L’Amministrazione comunale, da parte sua, ha dato vita ad un gruppo di lavoro coordinato dalla consigliera Palladino (ex assessore ad Alvanite) e composto dagli assessori Troisi (lavori pubblici) e Adamo (patrimonio) e dai consiglieri Tuccia (urbanistica) e Landi per seguire da vicino l’iter progettuale che dovrà portare, entro il 25 febbraio, alla presentazione degli elaborati alla Regione per chiedere il finanziamento definitivo. «Le problematiche di contrada Alvanite - esordisce la consigliera Palladino - mi stanno particolarmente a cuore ed ho dato al sindaco la mia piena disponibilità a seguire il progetto. Da questo momento in poi avremo una serie di incontri con i soggetti interessati, a cominciare dagli abitanti stessi di Alvanite, per realizzare un progetto quanto più partecipato possibile non perdendo di vista la possibilità di dare un respiro più ampio al ragionamento per reperire le risorse necessarie a cambiare completamente il volto del quartiere. I tecnici incaricati hanno già svolto un eccellente lavoro, non solo dal punto di vista tecnico prospettandoci alcuni esempi davvero innovativi, ma anche sociologico visto che sono stati in grado di spiegarci le ragioni del disagio che vive la contrada individuando gli aspetti sui quali intervenire. Naturalmente ogni soluzione che andremo ad immaginare per migliorare la qualità della vita nel quartiere non può prescindere da un censimento a 360 gradi degli alloggi, fra quelli assegnati, quelli occupati abusivamente e quelli liberi. In questa settimana avremo un incontro con il Comitato di quartiere, il 22 dicembre, invece, formeremo un laboratorio con i bambini di Alvanite e fra Natale e Capodanno ci sarà un’ulteriore occasione di confronto. Fino ad arrivare al 16 gennaio quando riospiteremo ad Atripalda il prof. Raymond Lorenzo, un urbanista di fama mondiale statunitense ma italiano d’adozione - conclude la consigliera Palladino -, per un workshop di tre giorni allargato alle aziende ed ai tecnici».