Il delegato al Bilancio è molto preoccupato per la situazione economico-finanziaria del Comune, che presenterebbe uno “squilibrio” di 6 milioni di euro, ma conferma che non saranno i cittadini a fare ulteriori sacrifici
La sua dichiarazione nel primo Consiglio comunale non è passata inosservata: «Non aumenteremo le aliquote Imu ordinarie»: il consigliere Mimmo Landi, delegato al bilancio, nonostante la pesante situazione economica del Comune, ha già garantito che, almeno per quest’anno, le aliquote dello 0,4% (prima casa) e dello 0,76% (altri immobili) stabilite dal Governo non saranno ritoccate anche se è facoltà dei comuni aumentarle, rispettivamente, dello 0,2% e dello 0,3%.
Consigliere, è proprio sicuro che non ci sarà bisogno di ritoccare le aliquote Imu?
«E’ un impegno che ci sentiamo già di poter assumere perché, avendo effettuato alcune simulazioni aumentando le aliquote, ci siamo resi conto che possiamo fare a meno di mettere subito le mani nelle tasche dei cittadini per far quadrare il bilancio del Comune. Ciò non significa che siamo tranquilli, solo che vogliamo evitare di chiedere sacrifici agli Atripaldesi».
Da ciò che ha potuto sin qui verificare, quale è la reale situazione economica del Comune?
«Siamo ancora nella fase conoscitiva, ma non appena saremo in possesso di una fotografia reale della situazione la esporremo dettagliatamente ai cittadini insieme alle soluzioni che avremmo trovato».
Sia sincero: a suo giudizio la situazione economica del Comune è da dissesto finanziario?
«Sinceramente non lo so, aspetto che gli uffici certifichino la reale situazione e poi saprò rispondere. Se dovessi azzardare una risposta adesso, sulla base delle informazioni di cui dispongo in questo momento, direi che la situazione è certamente critica, ma non da dissesto finanziario».
Che intende per critica?
«Che esistono una serie di criticità, che c’è uno squilibrio economico piuttosto evidente, che c’è da ricominciare tutto daccapo e che lavorando seriamente è possibile, col tempo, rimettere i conti in ordine».
Quando parla di squilibrio economico, a cosa si riferisce?
«Mi riferisco all’idea che si farebbe chiunque sommasse banalmente una serie di voci di spesa ancora senza copertura: il debito con IrpiniAmbiente, la mancata cessione del Centro servizi, le anticipazioni della banca che funge da tesoreria e, se vogliamo, anche l’emergenza neve».
Scusi, ma trattandosi di cifre più o meno note, si arriva a concludere che lo squilibrio economico è vicino ai 6 milioni di euro…
«Al momento ci troviamo di fronte a queste cifre, ma le idee non mancano e stiamo verificando la fattibilità di alcune soluzioni».
La Corte dei Conti ha evidenziato una serie di irregolarità nel Rendiconto 2010: è preoccupato anche di questo?
«Ci siamo già confrontati con i magistrati dell’organo di controllo ed abbiamo verificato che, con spirito assolutamente collaborativo, hanno evidenziato alcune criticità che riguardano, in particolare, la gestione dei residui, l’evasione tributaria e la valorizzazione del patrimonio, peraltro già segnalate anche in passato. Gli uffici comunali e l’organo di revisione stanno già preparando un dossier che servirà a chiarire ogni aspetto. Siamo fiduciosi».
Commenti
Nell'articolo si parla di 900mila euro, mica bruscolini, di crediti inesigibili perché antecedenti al 2006, sarebbe opportuno conoscere i motivi della mancata riscossione e i relativi debitori, o è forse troppo?
......che delusione!!!!!!