Con un avviso, l’amministrazione ha ufficializzato la decisione di alienare il bene
“Tutti coloro che fossero interessati all’acquisto di tale lotto, al prezzo base di due milioni e seicentocinquantamila euro, possono fare domanda ufficiale”. Questo è uno dei passaggi del documento con il quale l’amministrazione comunale di Atripalda ha messo in vendita il Centro servizi sito in via San Lorenzo. Nero su bianco che, di fatto, cancella l’ipotesi di un possibile affitto della struttura da parte dell’Asl. Nessuna locazione, dunque, soltanto alienazione attraverso la vendita definitiva dell’immobile. Un messaggio chiaro ai possibili acquirenti interessati. Tra questi, secondo le solite voci di corridoio, dovrebbe esserci ancora la casa farmaceutica “Xenus”, la quale avrebbe dimostrato la propria intenzione, finora ancora ufficiosa, di accaparrarsi la struttura per allestire un laboratorio di ricerca. Per ora, comunque, la trattativa, se davvero imbastita, resta ancora assolutamente riservata, con gli attori principali trincerati dietro un “no comment” che la dice lunga sulla complessità dell’operazione. Benché, però, tutto lasci pensare che la “Xenus” voglia investire in territorio atripaldese, le perplessità restano e sono anche molte. Secondo una prima ricostruzione della vicenda, infatti, la casa farmaceutica avrebbe messo gli occhi sulla struttura atripaldese dopo aver ricevuto un ingente finanziamento statale. I soldi, quindi, non dovrebbero essere sborsati direttamente dai vertici dell’industria ma semplicemente investiti nel migliore dei modi. Ecco perché appare piuttosto strano che la trattativa stenti a decollare. Non si può quindi escludere che sia nato un intoppo o che le parti in causa, ben lungi da mostrare all’esterno ciò che sta realmente accadendo, non riescano a trovare un concreto punto d’incontro. Saltata, almeno sulla carta, la possibilità di insediamento dell’Azienda Sanitaria Locale, dunque, non resta che sperare che il nodo gordiano si sciolga al più presto. Nelle ultime ore, pare però che abbia fatto la sua comparsa un nuovo possibile acquirente, questa volta privato, che avrebbe contattato l’amministrazione per visionare la struttura e chiedere informazioni. Top secret la sua identità.
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