Dopo il sì dell’Anas, si procederà all’alienazione del terreno in via San Lorenzo
Si ritorna a parlare di alienazione e valorizzazione dei beni comunali e questa volta, nella fattispecie, dei quattro lotti di terreno siti in via San Lorenzo e destinati alla realizzazione di altrettanti box artigianali. Per l’area, sopravvissuta all’abbattimento dei precedenti box e di ampiezza pari a 330 metri quadri totali ed a 1.666 mq. di volumetria (7,5 metri di lunghezza e 11 metri di larghezza, mentre l’altezza media è di 5,05 metri aumentabile del 10% totali, per ogni lotto), è stato nei giorni scorsi approvato il bando di asta pubblica che dovrebbe essere pubblicato a breve con tutti i precisi riferimenti sulla tempistica per parteciparvi.
La base d’asta identificata è di 21.250 euro per ogni lotto, per un totale pari ad 85mila euro totali che il Comune di Atripalda potrebbe ricavare dalla vendita che potrà avvenire separatamente ma, eventualmente, anche allo stesso acquirente il quale, però, dovrà comunque presentare quattro offerte distinte e separate rispondendo così alle precise richieste inserite nel bando che sarà pubblicato. La procedura d’asta sarà, infatti, quella delle offerte segrete mediante busta chiusa da indirizzare al comune di Atripalda nei tempi e nei modi descritti dal bando, con pagamento entro i 90 giorni dall’aggiudicazione del lotto. Va da sé che ogni acquirente dovrà gestire le offerte per ogni lotto in modo del tutto separato, anche se interessato a tutte le proprietà messe all’asta dal Comune.
La speranza, comunque, è che questa volta le proprietà comunali siano vendute, a differenza di un paio di anni fa. Nel 2010, infatti, la gara fu annullata a ridosso dell’apertura del non indifferente numero di buste arrivate al Comune. L’intoppo e l’irregolarità del bando furono individuate nell’assenza delle necessarie autorizzazioni da parte dell’Anas, dal momento che i prefabbricati sarebbero dovuti venire alla luce ad 11,40 metri lineari di distanza dal confine di proprietà stradale dell’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade e a condizione di non realizzare accessi carrai e pedonali lungo la strada statale SS 7 bis.
L’autorizzazione, che ha poi generato in nuovo avvio della gara e lo sblocco del progetto, è arrivata nel mese di gennaio di quest’anno, negli ultimi mesi della giunta Laurenzano.