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Mensa scolastica, aumenti da capogiro

Il costo del servizio a carico delle famiglie salirà considerevolmente. Più contenuto il rincaro sul trasporto

Servizio mensa, ovvero quando il diavolo si nasconde nella coda. Dopo le novità che riguarderanno il sistema di pagamento e il menù, in questi giorni sono emersi in maniera più chiara i propositi dell’Amministrazione comunale in ordine ai costi del servizio. E, naturalmente, si annunciano nuovi e tutt’altro che trascurabili aumenti dopo quelli già introdotti due anni fa dalla passata amministrazione. Il nuovo sistema di pagamento, che non prevede più il versamento mensile del ticket attraverso il bollettino postale bensì l’acquisto di una tessera prepagata da cui sarà scalato ogni giorno il pasto effettivamente consumato, accanto all’esigenza di alzare dal 50% al 70% la percentuale di copertura del servizio a carico delle famiglie e prevedendo un aumento del costo del singolo pasto (il prezzo a base d’asta del prossimo bando è stato fissato in 4 euro anziché 3 euro come negli anni passati), ha determinato tariffe che a conti fatti faranno registrare aumenti anche superiori al 300%. E’, infatti, il caso delle fasce di reddito intermedie che fino a dicembre continueranno a pagare fra i 16,50 ed i 25 euro al mese, ma che da gennaio prossimo andranno a pagare fra i 50 ed i 60 euro al mese ipotizzando una media di 15 pasti consumati al mese (in linea col dato complessivo annuale) dal momento che il costo del singolo pasto a carico dell’utenza è stato fissato rispettivamente a 3,50 euro e 4,00 euro. Ma gli aumenti, come si evince dalla tabella allegata (cliccare sul pulsante successiva sotto la foto), riguarderanno tutte le fasce di reddito, con una riduzione del 30% per ulteriori figli. L’Amministrazione comunale, pressata anche dalla Corte dei conti e nonostante il parere diverso dell’Ufficio economico-finanziario, secondo il quale il costo del servizio avrebbe dovuto essere a totale carico delle famiglie, ha deciso sostanzialmente di coprire con i fondi di bilancio il mancato introito dovuto alla fascia di esenzione (fino a 3.500 euro annui Isee) che pressappoco si attesta intorno al 25% del totale. In altre parole, il pasto di un bambino su quattro sarà pagato dal Comune, tutti gli altri, in proporzione alla fascia di reddito, pagheranno il resto, compresi i circa 3.000 pasti all’anno (su un totale di circa 30.000) che consumano i maestri e gli assistenti di mensa. E, analogamente, il costo del servizio di trasporto scolastico, nonostante la prevista soppressione di uno dei tre autobus attualmente in servizio, aumenterà da 20 a 25 euro mensili. Il delegato alla Pubblica istruzione, Lello Barbarisi, è consapevole dell’impatto che il provvedimento avrà sull’utenza: «Ci rendiamo conto che ancora una volta stiamo chiedendo sacrifici alle famiglie, ma il Comune non è nella condizione di sostenere i costi dei servizi a domanda individuale nella misura in cui, allegramente, è stato fatto finora. E, tuttavia, non mi sento di escludere che se, per esempio, l’appalto del servizio di refezione farà registrare costi inferiori alle previsioni potremmo decidere di ribassare le tariffe a carico delle famiglie. Ciò che mi sento di garantire, invece, è che le dichiarazioni Isee presentate al Comune per ottenere le esenzioni e le riduzioni saranno inviate all’Agenzia delle Entrate per controllarne la veridicità. Nei casi reali di indigenza, il Comune è disposto a fare la sua parte, ma i furbi hanno le ore contate».

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Commenti  

 
#23 madovestascritto 2012-11-22 00:31
la corte dei conti non ha imposto un bel nulla, ha solo detto che non bisogna truccare i bilanci e non che bisogna far pagare la mensa più di quello che veramente costa! ci stiamo confrontando su cose serie, non siate faziosi perché si capisce subito...
 
 
#22 Don Quijote 2012-11-21 12:08
“… i furbi hanno le ore contate.” È l’imperativo proclama dell’Assessore (sic) che se gli chiedi delucidazioni glissa rispondendo paradossalmente ‘ io non ero d’accordo’. In giro si vedono ristoranti che propongono menù turistici a 8 €, com’è possibile che su circa trentamila pasti annui garantiti per quello di un bambino se ne debbano pagare 5,50? Caro Assessore, se il prezzo a base d’asta è stato fissato a 4 € evidentemente o si prevede una gara al rialzo o che la quota esente gravi non sulla fiscalità collettiva ma sui genitori dei bambini che mediamente non hanno neppure un reddito netto reale che arrivi a mille euro? L’aspetto più importante di tutta la vicenda è che per effetto della crisi molti genitori saranno costretti a non far mangiare i propri figlioli. Questo genererà una forte discriminazione perché chi potrà pagare, usufruirà dell’asilo a tempo pieno che diventerà a tempo dimezzato per chi non potrà farlo. Pertanto la questione non è soltanto economica ma investe pesantemente il ruolo della scuola pubblica e della sua funzione.
 
 
#21 vergogna! 2012-11-19 17:49
caro cittadino nn fare l' avvocato del diavolo, vedi che nessuno può suggerire ad un amministrazione se aumentare o no i canoni della mensa o qualcun altro canone, ne tanto meno la corte dei conti! poi parlando di conti i nostri V [...] amministratori sapevano a cosa andavano in contro,chiunque saprebbe amministrare aumentando le tasse!
 
 
#20 mauri 2012-11-19 11:21
mi associo e una vergogna,ma volevo sapere per i non residenti come me paghero' in base all'isee oppure il massimo come gia' sto facendo?
 
 
#19 cappuccetto rosso 2012-11-18 15:03
Presumo che questa non sarà neanche l'ultima delle sorprese!
E' opportuno fare mente locale sulla cronologia delle cose. Questo sindaco è stato sponsorizzato e benedetto dal padrino de mita non per governare bene Atripalda perchè al padrino del nostro paese non gliene frega un..a mazza ma solo per non far vincere gli altri. Con questi presupposti il candidatto non avrebbe potuto dire "guardate che per rimettere a posto i conti saranno versate lacrime e sangue" ma ci si è limitati a dire che la loro sarebbe stata una giunta diversa. Diverso ha decine di significati, adesso abbiamo capito quello che si intendeva anche se il sig Barbarisi è pronto a scaricare le responsabilita sulla giunta precedente e allora io dico: risolvere il problema aumentando la retta, aumentando la percentuale per l'imu e per tutte la altre tariffe sarei stato capace anch'io, dov'è la diversità nel modo di amministrare? Ecome disse il fruttivendolo:" so tutt'uguali
'e purtualle e paliermo!
 
 
#18 FIORENTINO 2012-11-18 09:21
MAMMA MIA, CON QUESTO ARTICOLO AVETE MESSO ALLA LUCE IL NERVO SCOPERTO! QUA LA SITUAZIONE STA PRECIPITANDO, NON SOLO A SCUOLA, MA IN TUTTI I CAMPI! I SOLDI NON CI SONO E GLI AMMINISTRATORI AUMENTANO TASSE E RETTE! MA ALTRE SOLUZIONI? INVENTATEVI QUALCOSA, ALTRIMENTI TAGLIATE ALTRE SPESE INULTILI, COME LE SPESE DELLE PALESTRE CHE I NOSTRI FIGLI DURANTE L'ORARIO SCOLASTICO NON USANO PER DARLE GRATIS ALLE SOCIETA' SPORTIVE, LUCE, GAS, ACQUA...TUTTO A SPESE NOSTRE E DEI TICKET CHE PAGHIAMO NOI. MIO FIGLIO A MENSA NON CI VA!!!! SI STA A CASA E MANGIA PASTA E FAGIOLI CON ME! TOGLIAMOLI TUTTI!!!!
 
 
#17 Fiorenza 2012-11-18 00:43
Nancy ci manchiiii!!
 
 
#16 CITTADINO 2012-11-17 20:41
MA SAPETE LEGGERE O NO E' STATO TUTTO IMPOSTO DALLA CORTE DEI CONTI.......... ..........DOVET E RINGRAZIARE LE PRECEDENTI AMMINISTRAZIONI E SE IL COMUNE VERRA' COMMISSARIATO SARA' SEMPRE PEGGIO
 
 
#15 fabio 2012-11-17 20:41
Cerchiamo di organizzare una protesta compatta ed intelligente! Almenochè non ci sia un tacito consenso, da parte di quelle persone che hanno dichiarato falsamento il minimo e con questo aumento andrebbero a pagare il giusto...! Il dubbio mi sorge...
 
 
#14 lello 2012-11-17 16:24
Come stiamo messi male! Se ci ritirassimo tutti dalla mensa daremmo una bella lezione a questi assessori cosi sprovveduti. Tanto con quello che costa non ne vale piu' la pena.