Domenica, 29 Dic 24

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Sbloccato il fermo amministrativo dei mezzi comunali

Il Comune ha quasi completamente risolto il contenzioso con l'Agenzia delle Entrate

Dopo il ricorso in Commissione tributaria provinciale, è atteso in settimana il provvedimento definitivo dell’Agenzia delle Entrate di Avellino per lo sgravio pressoché totale della cartella esattoriale da 654mila euro contestata nel 2006 al Comune per imposte non versate nel 2001. La misura, quantomai attesa per evitare un nuovo intervento di Equitalia, dovrebbe chiarire definitivamente l’incredibile vicenda che ha portato, non solo al pignoramento di 811mila euro presso la Regione destinati al Comune, ma anche al fermo amministrativo di cinque mezzi: l’auto di “rappresentanza”, la Fiat Punto, il camioncino Iveco e l’Ape in dotazione all’Ufficio tecnico oltre al furgonato Mercedes e alla Wolkswagen Lupo in dotazione alla “Casa di Adele”, la comunità terapeutica residenziale di via Serino gestita dall’Asl. I mezzi dovrebbero a breve anche ricominciare a circolare liberamente (lo hanno già fatto fino allo scorso anno, poi qualcuno si è accorto che non potevano…) dopo che un’agenzia automobilista cittadina è stata incaricata di cancellare il fermo amministrativo e rifare anche tutti i libretti di circolazione. Un primo sgravio della cartella esattoriale contestata dall’Agenzia delle Entrate, pari a 371mila euro, c’è stato il 4 novembre del 2008 dopo che il Comune è riuscito a dimostrare che nel modello 770/2002 non era stata barrata la casella indicante che il pagamento delle imposte era stato effettuato attraverso la Tesoreria provinciale dello Stato. Il secondo sgravio, quello atteso in questi giorni, di circa 270mila euro è stato ottenuto dimostrando che i pagamenti sono avvenuti in data leggermente successiva a quella di scadenza. Resterebbero, comunque, ancora in sospeso alcune somme, di modesta entità, non ancora completamente accertate. Tuttavia, sembra ormai del tutto scongiurato un nuovo intervento di Equitalia, abbastanza temuto negli ultimi tempi, teso nuovamente a pignorare altre somme presso la Regione dopo che nel luglio scorso una parte di quella precedente, da 811mila euro, è stata sbloccata.

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