Dopo il primo diniego, l’Amministrazione ha avviato una trattativa. In cambio sarà realizzata una piscina olimpionica
Sembra profilarsi un’intesa fra l’Amministrazione comunale e la Ingino Spa sul progetto di realizzazione di un complesso residenziale e commerciale in contrada Vallederde. Dopo il diniego formale alla proposta inizialmente avanzata dagli industriali, che prevedeva una volumetria di circa 90mila mc. su una superficie di 21mila mq. (con un indice di fabbricazione medio di 4,3 mc./mq.), il Comune sta per formalizzare una controproposta, molto articolata, che dovrebbe incrociare, salvo ripensamenti, il favore della Ingino Spa. L’argomento è stato affrontato in gruppo consiliare lo scorso martedì (ma c’è stato anche un passaggio nel PD) e la maggioranza avrebbe deciso che, per tutelare ogni aspetto sotteso alla questione (occupazionale, abitativo, infrastrutturale e così via), l’intervento si può fare se la cubatura sarà ridotta di almeno un terzo. In sostanza, l’indice di fabbricazione media dovrebbe scendere da 4,3 mc./mq. a circa 3 mc./mq. e ridurre il numero degli appartamenti a circa 100. In cambio l’Amministrazione comunale avrà una piscina olimpionica (lunghezza di 50 mt. con 8 corsie) fuori terra ed il 20-30% di alloggi da destinare all’housing sociale (alloggi a canone convenzionale riservati a determinate fasce sociali). La Ingino Spa, che intende realizzare ad Atripalda investimenti per un totale di circa 12 milioni di euro (la metà finanziati dalla Regione con contributi a fondo perduto) per l’ammodernamento ed il potenziamento dell’azienda, sta verificando se, con la volumetria imposta dal Comune, riuscirà a realizzare i profitti necessari a ricavare il 50% del finanziamento mancante per lo sviluppo degli impianti. Tutto lascia supporre che il margine esista e che la trattativa possa andare in porto al più presto e scongiurare, quindi, il rischio che circa 150 unità lavorative possano essere trasferite in altri stabilimenti del gruppo Ingino Spa. Anzi, con ogni probabilità, fra lavoratori fissi e stagionali, salirebbe a circa 300 il numero degli addetti nell’azienda di contrada Valleverde leader in Europa nella lavorazione e surgelazione di frutta e castagne.