La casa farmaceutica interessata all’acquisto dell’immobile non ha formulato alcuna offerta entro i termini previsti. Il dissesto sembra inevitabile. L’ex scuola rurale di San Gregorio ceduta a Nicola Pece
La Xenus srl, la casa farmaceutica romana che aveva manifestato interesse all’acquisto del Centro servizi di via San Lorenzo per l’importo di 2.650.000 euro, non ha più dato sue notizie.
Entro i termini stabiliti, infatti, non risulta pervenuta al Protocollo del Comune l’offerta economica che l’azienda si era impegnata a presentare dopo che, lo scorso mese, è stata accordata la seconda proroga dei termini accogliendo la motivazione che il Ministero dello Sviluppo Economico ancora non aveva erogato il necessario finanziamento. Stavolta, invece, nonostante il Comune abbia segnalato alla Xenus che l’Asl è tornata alla carica per ottenere l’immobile in fitto, non sarebbe pervenuto nulla di ufficiale, il che farebbe supporre che la casa farmaceutica potrebbe aver rinunciato all’investimento.
Un disastro per il bilancio del Comune che poggiava le principali possibilità di risanamento proprio sulla vendita del Centro servizi ed una eventualità che, se confermata, costringerà gli uffici e l’Amministrazione a riscrivere sia il bilancio di previsione 2013 che il pluriennale 2013-2015, da approvare entro il prossimo 30 giugno, perché è necessario trovare altrove la copertura di buona parte dei 3,6 milioni di euro di disavanzo che martedì prossimo il Consiglio comunale certificherà in maniera definitiva.
Dall’altro lato, invece, il Comune è continuamente chiamato a far fronte ai propri debiti. In questi giorni, infatti, sta per essere sottoscritto un piano di rientro da un debito di circa 220mila euro nei confronti di Nicola Pece, titolare della ditta di manutenzione della pubblica illuminazione, per fatture emesse dal 2010 in poi. La convenzione che disciplina il pagamento senza interessi prevede il versamento di 18 rate mensili di circa 12.200 euro ciascuna.
Ieri, venerdì 26 aprile, invece, è scaduto il termine per acquistare all’asta l’ex scuola rurale di contrada San Gregorio (inizialmente destinata a parziale scomputo dei debiti proprio nei confronti di Nicola Pece) per un importo di 94.150,35 euro, e sembra che l’unica offerta pervenuta sia stata proprio quella di Nicola Pece, superiore di pochi centesimi. Se così fosse, però, davvero non si capirebbe perché la strada dello scomputo è stata abbandonata e perché il creditore ha preferito da un lato accettare a rate i soldi che deve avere dal Comune e dall’altro versare entro 3 mesi il prezzo d’acquisto dell’immobile.
Tuttavia, a tenere particolarmente impegnato il settore economico-finanziario in questi giorni (in attesa dello sdoppiamento deciso dalla giunta ma non ancora attuato), è la predisposizione, entro il prossimo 30 aprile, del piano dei debiti che servirà a sfruttare l’opportunità concessa dal recente decreto legge con cui il governo ha sbloccato il pagamento dei debiti commerciali della P.A. nei confronti delle imprese. In sostanza, il Comune avrà la possibilità di ristrutturare una parte del proprio debito (l’entità si conoscerà entro metà maggio) con un mutuo, attraverso il quale pagherà i propri creditori, concesso al tasso annuale del 3,5% per una durata massima di 30 anni.
Commenti
Mi sembrano pochissimi per posizione, metri quadrati, terreno intorno e potenzialità edificatorie (col piano casa).
Credo che ci sia del [...] (altro che polvere) sotto il teppeto. Chi ha fatto la stima? Il fatto che non riceviamo offerte, non certifica l'obiettività della stima, ma ci dice che non facciamo pubblicità per l'asta pubblica