Innalzata da 2,1 a 3,5 milioni di euro l’anticipazione di tesoreria, l’aumento sarà garantito dal gettito Imu. Concessi 3,6 milioni di euro per il pagamento dei debiti arretrati. La Xenus ha tempo fino al 27 maggio per far conoscere le proprie intenzioni sul Centro servizi
Il Comune di Atripalda è con le casse sempre più vuote ed ha chiesto aiuto alla Banca della Campania. La giunta comunale, infatti, ha avanzato alla tesoreria la richiesta di una ulteriore anticipazione di cassa di 1,4 milioni di euro, che si sommerebbero ai 2,1 già concessi (e praticamente spesi) all’inizio del 2013. A giorni si conoscerà la risposta dell’istituto di credito che, tuttavia, appare praticamente scontata perché la richiesta è sostenuta da un recente decreto legge (quello che ha sbloccato il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione) che ha innalzato da 3/12 a 5/12 delle entrate correnti il limite massimo dell’anticipazione di tesoreria, portandola nel caso del Comune di Atripalda da 2,1 milioni di euro a 3,5 milioni di euro, introducendo, a garanzia del credito, una quota corrispondente delle entrate previste dall’Imu 2013. Infatti, nonostante le incertezze sul destino dell’Imu, allo stato l’ipotesi più probabile è che una eventuale abolizione decisa dal governo riguarderà esclusivamente la prima casa che, nel caso del Comune di Atripalda, rappresenta un gettito di 635.000 euro mentre la quota restante di 2.365.000 euro relativa agli altri immobili è ampiamente sufficiente a garantire la banca.
Il Comune, poi, ha avuto modo di conoscere l’entità del prestito che la Cassa Depositi e Prestiti concederà ad un tasso agevolato per il pagamento dei debiti maturati al 31 dicembre 2012. A fronte di una richiesta di 5,8 milioni di euro, ne sono stati concessi 3,6.
Così come è ancora difficile azzardare previsioni sulla cessione alla Xenus del Centro servizi di via San Lorenzo. Il responsabile del settore Finanze, dopo che la casa farmaceutica non ha dato più sue notizie, con una proroga (la terza) travestita da diffida, ha dato tempo all’azienda fino al 27 maggio prossimo per formulare l’offerta economica oppure per ritirare la manifestazione d’interesse all’acquisto. In ogni caso, sembra che in questi giorni, una delegazione di amministratori e funzionari comunali si recherà al Ministero dello Sviluppo Economico per chiedere informazioni più precise sui tempi del finanziamento che la Xenus attende da alcuni anni.
Intanto, domani sera il Consiglio comunale, convocato per le ore 18:30, è chiamato a stabilire la gestione e la riscossione per il 2013 del “Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi” (Tares). Una seduta che si preannuncia particolarmente interessante perché offre lo spunto per affrontare tutta la materia tributaria, con particolare riferimento alla vicenda “porta a porta” che, a prescindere da ogni altra considerazione, costerà circa il 6% in più per ogni contribuente.