Lo scontro tra il Pd e l’Udc sta paralizzando il Consorzio da quasi un anno. Il sindaco Spagnuolo ha appoggiato la lista dei democratici. Votazioni da rifare

Questo pomeriggio si è riunita, presso la sede di via Belli, l’assemblea di sindaci e delegati del Consorzio dei servizi sociali A6. Per il comune di Atripalda ha partecipato direttamente il sindaco Paolo Spagnuolo che è stato protagonista dei lavori insieme ai colleghi primi cittadini. Il primo cittadino, nonostante fosse uno degli “ultimi arrivati”, ha dato la sensazione di muoversi a proprio agio e di godere della stima dei suoi colleghi.

Al primo punto dell’ordine del giorno l’approvazione del bilancio consuntivo relativo al 2012. Dopo una brevissima relazione ascoltata da tutti e 24 i presenti (non hanno partecipato all’assemblea Montefusco, Santa Paolina, Aiello del Sabato, Parolise e Serino) si è passati alla votazione. La maggioranza si è espressa con i voti favorevoli di tutti tranne che di Montemiletto e Santo Stefano che si sono astenuti.

Il secondo punto all’ordine del giorno è stata la presa d’atto del cambiamento di denominazione del consorzio che da A6 diventa A5 per la decadenza di uno dei vecchi consorzi. Nella sostanza, comunque, non cambia nulla, né sotto il profilo dei comuni coinvolti, né per i rapporti con l’Asl. Anche in questo caso Montemiletto, nella persona del sindaco Abate, ha deciso di astenersi.

Terzo e più atteso punto, le votazioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione che, da quasi un anno, sussiste in regime di proroga proprio in attesa della definizione dei nuovi equilibri politici determinatisi dopo le Amministrative dello scorso anno.

A scontrarsi c’erano il Pd, che finora manteneva la maggioranza all’interno del consorzio, e l’Udc, intenzionata a far valere il peso dei sindaci eletti lo scorso anno (tra i quali Spagnuolo, lo scorso anno in forza all’Udc ma oggi aderente a Scelta Civica).

Da eleggere dieci consiglieri: tre appartenenti al sub ambito 1 (Montemiletto), quattro per il sub ambito 2 (Atripalda) e tre del sub ambito 3 (Montoro). Presente la maggioranza assoluta dei sindaci o dei loro delegati, si è quindi proceduto alla scelta interna dei candidati. Per il sub ambito 1 sono state presentate due liste: i Democratici hanno presentato “Sole” e lo Scudocrociato ha proposto “Azzurra”. Stessa denominazione per i due schieramenti anche per il secondo sub ambito mentre per il terzo, l’Udc, considerata la schiacciante maggioranza piddina presente, ha deciso di non presentare alcun nominativo. Secondo il regolamento dello statuto, poi, si è proceduto alle votazioni “a chiamata” durante le quali i sindaci hanno espresso la propria preferenza, di volta in volta, per l’una o l’altra coalizione. Per essere elette le liste avrebbero dovuto ottenere sia la maggioranza numerica di voti sia di quote, ossia la somma di abitanti di tutti i comuni che votano per una lista. Per quanto riguarda il sub ambito 1, non si è potuto procedere all’elezione di una delle due liste perché “Sole” ha ricevuto 5 voti comprendenti 8.568 quote mentre “Azzurra” ha totalizzato 4 voti e 12.785 quote. Stessa questione per quanto riguarda il secondo sub ambito per il quale, viceversa, la lista “Sole” ha ricevuto 5 voti e 21.321 quote e “Azzurra” ha ricevuto 7 voti e 12.488 quote.

Da sottolineare (a sorpresa, ma non troppo) la decisione del sindaco Spagnuolo di candidarsi personalmente e di appoggiare apertamente la lista “Sole” di stampo piddino anziché la lista “Azzurra” di matrice udiccina.

Per quanto riguarda il terzo sub ambito, invece, la votazione non si è svolta per la mancata validità delle prime due. L’assemblea, dunque, è stata rinviata a data da destinarsi, occasione nella quale, in caso di elezioni positive, sarà nominato anche il nuovo revisore dei conti che verrà scelto dalla nuova maggioranza.