Domenica, 29 Dic 24

  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
Tu sei qui:

Comune, Oliva e Iannaccone battono cassa

L’ex Vigile urbano e l’ex Responsabile dell’Ufficio Tributi hanno chiesto gli arretrati: in due vanterebbero 15mila euro. A giorni atteso anche il ricorso dellex Vigile, Caronia

Francesco Caronia

Il dipendente Walter Iannaccone e l’ex Vigile urbano Luigi Oliva battono cassa e chiedono, complessivamente, circa 15mila euro al Comune di Atripalda per emolumenti arretrati. Due storie e due ricorsi distinti fra loro, notificati al Comune nello stesso giorno, il 24 settembre scorso, a cui la giunta comunale ha deciso di opporsi. E il sindaco ha già nominato il legale che rappresenterà l’Ente, l’avvocato Angela Serino del foro di Avellino. A giorni, poi, è attesa anche la notifica del ricorso presentato da un altro ex Vigile, Francesco Caronia.

Walter Iannaccone, categoria B6, ha presentato ricorso dinanzi al Tribunale di Avellino (Sezione Lavoro) per ottenere il pagamento di 12mila euro, oltre interessi e rivalutazione monetaria, per differenze retributive tra la categoria di appartenenza e le mansioni svolte sin dal 2001. In altre parole, secondo il dipendente, per oltre dodici anni, periodo in cui si sono avvicendati quattro sindaci (Capaldo, Rega, Laurenzano e Spagnuolo), due segretari generali (Fraire e Curto) e due capufficio (Musto e De Giuseppe), è stato chiamato ad assumersi responsabilità superiori a quelle che prevedeva il proprio contratto di lavoro. E oggi, Iannaccone, aldilà degli interessi e della rivalutazione, quantifica in circa mille euro all’anno la cifra che grosso modo avrebbe dovuto trovarsi in più in busta paga per le mansioni che ha svolto, prevalentemente all’Ufficio Tributi.

Diverso, invece, è il caso dell’ex Vigile urbano Luigi Oliva, collocato a riposo d’ufficio, cioè senza che ne facesse richiesta, un anno fa, al compimento del 65° anno d’età. L’ex agente, categoria C3, ha presentato ricorso dinanzi al Tribunale di Avellino (Sezione Lavoro) per ottenere il pagamento di circa 3mila euro, oltre al risarcimento del danno non patrimoniale dovuto al demansionamento eventualmente subìto, per illegittima esclusione dai turni di reperibilità e illegittima decurtazione dell’indennità di vigilanza. In altre parole, per un periodo di tempo non precisato (dovrebbe trattarsi più o meno di un anno), Oliva non si è più visto riconoscere in busta paga né l’indennità di reperibilità, né quella di vigilanza. In questo caso, però, non solo il Comune si è opposto al ricorso, ma è addirittura passato al contrattacco perché, tramite il proprio legale, tenterà il recupero di eventuali compensi indebitamente percepiti a titolo di indennità di reperibilità e di vigilanza in quasi quarant’anni di servizio. I problemi di Oliva, fra l’altro, sono cominciati nel 2010, quando ha presentato ricorso, tramite lo studio dell’avvocato Paolo Spagnuolo, per la nomina a vicecomandante del maresciallo Sabino Picone.

E-mail Stampa PDF

Commenti  

 
#13 LUIGI OLIVA 2013-10-20 17:44
PER ARMANDO:
TU SEI QUELLO CHE SA TUTTO DI CARONIA, QUINDI PENSO CHE SEI UNO DEI NOSTRI? O NO? SE SEI QUELLO CHE PENSO IO PORTI PURE FORTUNA.
 
 
#12 LUIGI OLIVA 2013-10-20 17:40
PER ARMANDO
FORSE NON SAI ( PERCHE' NON SEI ALL'ALTEZZA DELLA SITUAZIONE ) CHE AL 65° ANNO DI ETA' SI VA IN PENSIONE D'UFFICIO OBBLIGATORIAMEN TE, ALMENO NEL MIO CASO.
MA CHE MESTIERE FAI???
TI RODE IL FEGATO VERO? LA PROSSIMA VOLTA METTI PURE IL COGNOME CHE FAI PIU' BELLA FIGURA.
 
 
#11 La sibilla 2013-10-19 13:28
Signor Oliva come é bello accusare persone e non fare nomi. Lei che ha tanto coraggio faccia sapere anche a noi miseri mortali le cose che si nascondono e non si faccia pregare perché non é mai stato un Santo e forse neanche un Beato.
 
 
#10 Armando 2013-10-19 12:27
Caro Luigi,io mi firmo Armando perché è il mio vero nome. Poi ti inviteri a leggere attentamente l'articolo nella parte evidenziata in rosso: "collocato a riposo d'ufficio". Una frase lapidaria che dice tutto. Non serve la sfera di cristallo per capire quali valutazioni siano state fatte dall'azienda per collocare un dipendente in pensione senza che questi ne abbia fatto richiesta! A te rode il fegato per quel "potere" che non hai mai avuto. Il potere logora chi non lo ha ha! (G. Andreotti) . Inoltre aggiungo: IN CASA NON C'è PACE SE LA GALLINA CANTA ED IL GALLO TACE!" A buon intenditore.... ....... Il caso di Caronia è diverso lui come dice Lupo Alberto, fu lui stesso a chiedere di andare in altro uficio,poi dopo come S.Paolo sulla strada di Damasco ha ricevuto il miracolo ed è ritornato nei vigili urbani,perfetta mente guarito! Questa volta caro direttore, spero non mi voglia censurare. Grazie!
 
 
#9 OLIVA LUIGI 2013-10-18 16:21
COME SAREBBE BELLO INTERLOQUIRE CON PERSONE CHE SI FIRMANO PER NOME E COGNOME, E NON COME
( la sibilla, armando ), Ci VUOLE DI CORAGGIO, VERO???????
 
 
#8 OLIVA LUIGI 2013-10-18 16:19
CARA SIBILLA,
NON E' CERTO A LEI CHE DEVO FARE NOME E COGNOME.
GLI ADDETTI AI LAVORI SONO ALTRI. LEI STIA TRANQUILLA CHE SE CI SARANNO NOVITA' LE VERRA' A SAPERE. DORMI SOGNI TRANQUILLI.
 
 
#7 lupo alberto 2013-10-18 15:59
Giggi goditi la pensione, sei riuscito a non prendere la cirrosi epatica in tanti anni di servizio e adesso vuoi ammalarti nel miglior periodo della tua vita e cioè stando a riposo !!!!!!!!!!!
 
 
#6 lupo alberto 2013-10-18 15:57
No caro Gerardo penso che Caronia non voglia nessun arretrato, prima perché è persona seria e poi perché dovrebbe spiegare come ha fatto a ritornare nei vigili dopo che aveva chiesto di essere demansionato per una patologia grave e permanente.
 
 
#5 Gerardo 2013-10-18 13:11
Che Caronia voglia gli arretrati è quasti certo !
 
 
#4 La sibilla 2013-10-18 11:44
Signor Oliva faccia nomi e cognomi non lasci a me il compito di leggere nella sfera di cristallo