La giunta comunale ha deciso di appaltare il servizio di accertamento e riscossione coattiva dei tributi non versati

La lotta all’evasione tributaria era uno dei principali obiettivi di questa Amministrazione, ma evidentemente i risultati non sono ancora in linea con le attese. E così, dopo la Sapignoli degli anni ’90 e la Servizi Informatici di qualche anno fa, sta per arrivare un’altra società che avrà il compito di stanare gli evasori. La giunta comunale, infatti, ha stabilito di affidare all’esterno il servizio di accertamento dell’evasione sui tributi locali (Ici, Imu, Tarsu e Tarsug, Icp, Tosap e passi carrabili), di riscossione coattiva e di individuazione dell’evasione erariale.

Questione di giorni e sarà, quindi, pubblicato un bando pubblico per la selezione della società che per almeno tre anni (prolungabili a cinque) dovrà occuparsi di recuperare il denaro sottratto alle casse comunali, anche attraverso la riscossione coattiva prima affidata a Equitalia, non più abilitata dall’1 gennaio scorso e, in ogni caso, ritenuta non all’altezza del compito. Una “task force”, composta da personale qualificato, si preoccuperà di incrociare dati, verificare segnalazioni, indagare e passare all’incasso per nome e per conto del Comune, aprendo anche uno sportello dedicato dove, eventualmente, fornire spiegazioni ai cittadini. Insomma, una struttura parallela che in maniera autonoma avrà il compito di far quadrare i conti del Comune, almeno quelli relativi ai tributi non versati, in cambio, ovviamente, di una percentuale sulle somme effettivamente riscosse.

Oltre 7mila utenze domestiche e mille commerciali costituiranno il terreno sul quale i nuovi agenti della riscossione si misureranno per ottenere i risultati che la giunta comunale si aspetta, oltre quelli che, nel corso dell’ultimo anno, il settore Entrate ha ottenuto, cioè oltre un milione di euro attraverso l’emissione di ruoli suppletivi e coattivi, avvisi e accertamenti su Tarsu, Tarsug, Ici e Tosap. Naturalmente, ma se ne parla da anni, se pagassero tutti si potrebbe pagare di meno. Eppure finora la pressione fiscale o tributaria è sempre aumentata nonostante gli interventi del passato. Stavolta sarà la volta buona?