I dati che escono dall’ufficio Finanze e da quello delle Entrate non coincidono. Intanto, era sorta l’idea di richiamare in servizio l’ex direttrice della biblioteca, Assunta Di Fiandra
Con la pubblicazione dei dati forniti dal sindaco Spagnuolo in ordine ai risultati della lotta all’evasione tributaria, si è aperta (o, per meglio dire, acuita) una sorta di competizione fra i due settori economici del Comune (Finanze e Entrate). Il raffronto proposto dal sindaco fra i dati del 2012 e quelli del 2013, dal quale si evincerebbe un deciso avanzamento nell’attività di recupero dell’evasione, non troverebbe d’accordo il settore Finanze, fino allo scorso anno responsabile del servizio oggi in capo al settore Entrate, creato ad hoc successivamente.
Ebbene, secondo i dati in possesso degli uffici guidati dal dr. De Giuseppe, nel 2012 si sarebbe registrato un incasso di 400mila euro superiore a quello del 2013 (5.490.000 euro contro 5.113.000 euro) relativamente al totale dei tributi comunali, smentendo le cifre dichiarate dal sindaco la scorsa settimana. L’Ufficio Entrate, diretto dal dr. Reppucci, invece, conferma che solo per la tassa sui rifiuti si è passati da una percentuale di riscossione del 67% nel 2012 (e un anno in più di tempo) al 75% del 2013, con un aumento di circa 300mila euro, evidenziando che qualsiasi dato diverso da questo sconterebbe certamente un ritardo nell’aggiornamento.
Insomma, mentre gli amministratori continuano a lamentarsi che la falla nel bilancio ha dimensioni ancora troppo grosse, gli uffici fanno a gara per dimostrare tutta la propria efficienza rispetto alla lotta all’evasione tributaria. Ad ogni modo, proprio pochi giorni fa, la giunta comunale ha deciso di appaltare all’esterno il servizio di accertamento e di riscossione dei tributi comunali affidando l’incarico per i prossimi tre anni ad una ditta privata, in cambio di una percentuale sulle somme effettivamente riscosse, confermando, evidentemente, di non sentirsi sufficientemente garantita dal lavoro svolto dagli uffici.
E tuttavia, anche se la notizia non ha stretta attinenza con la materia tributaria, nelle scorse settimane si è registrato un certo attrito anche rispetto alla opportunità di richiamare in servizio la dott.ssa Assunta Di Fiandra, già responsabile della biblioteca comunale, con un compenso di circa 5mila euro all’anno. L’intenzione sarebbe quella di colmare il vuoto lasciato dalla dipendente Puopolo, non ancora pienamente sostituita dalle colleghe Spina e Giovino. Ad ogni modo sembra che gli uffici preposti abbiano rigettato la richiesta degli amministratori.