Il Ministero non investe e l’edificio cade a pezzi: la convenzione scade fra dieci anni, ma il passaggio di consegne potrebbe avvenire molto prima
La Dogana dei grani potrebbe, nel giro di un anno, tornare nella piena disponibilità del Comune. La notizia, che ancora non trova conferme ufficiali, circola da qualche settimana e viene giudicata più che attendibile. La Sovrintendenza ai BSAE (Beni Storici Artistici Etnoantropologici), che gestisce l’edificio in forza di una convenzione trentennale (che scadrà fra dieci anni) stipulata all’indomani della ricostruzione post-terremoto, potrebbe rinunciarvi per ragioni di carattere economico. I tagli ministeriali, infatti, non consentirebbero più alla Soprintendenza delle province di Salerno e Avellino di continuare a destinare risorse ad un immobile che, probabilmente, non ha mai trovato, se non sporadicamente, un utilizzo pieno e convincente.
La collocazione centralissima e l’alto valore simbolico non sono bastati a tutelare e valorizzare adeguatamente l’edificio costruito nella prima metà dell’Ottocento. Dopo il restauro seguito al terremoto, l’ultimo intervento che si ricordi c’è stato nel 2007 quando, in occasione della visita dell’allora Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Fioroni, fu ritinteggiata la facciata (solo quella principale) a spese della Provincia guidata da Alberta De Simone. Poi nulla più. Da due mesi, fra l’altro, una parte del perimetro è transennata per il distacco di alcuni pezzi di facciata. Ed anche questo è il chiaro sintomo di una mancanza di risorse, le stesse riscontrate in occasione dell’inaugurazione, sabato scorso, della mostra “Tesori di arte barocca”, resa possibile grazie al contributo di alcune attività commerciali e imprenditoriali cittadine coinvolte dalla neoresponsabile, dott.ssa Paola Apuzza, dimostratasi, da parte sua, disponibile ad aprire lo storico edificio alla città, ma, evidentemente, resasi anche conto che senza risorse è difficile fare molto. E anche la richiesta di un finanziamento regionale di circa 2 milioni di euro avanzata dal Comune pochi mesi fa non ha ancora avuto riscontro, mentre si sta pensando, stavolta forse sul serio, di spostare l’Ufficio Informagiovani nella Biblioteca comunale per creare un polo culturale, richiamando in servizio l’ex direttrice Assunta Di Fiandra.
Ad ogni modo, è difficile ipotizzare se e quando la Dogana dei grani verrà realmente restituita all’Amministrazione comunale, anche perché sembra che l’edificio funga da deposito giudiziario, ovvero custodisca alcuni reperti oggetto di contenzioso e, per tale ragione, prima di qualunque decisione sia necessario il nulla osta del giudice.
Commenti
Sarebbe veramente magnifico trasferire il Comune nella Dogana, tenuto conto che se gestito bene, e non con gli [...], come avviene ora, vi è un ampio parcheggio in Piazza Sparavigna.
Ma immaginate voi che figurone faremmo agli occhi di tutta la provincia?
Il luogo più centrale e bello per gli uffici al servizio del cittadino.
Grazie per avermi fatto sognare.