Si va dai 200 euro per la prima casa agli 800 euro per gli altri immobili: la nuova “tassa sui servizi indivisibili” si aggiungerà all’Imu e alla Tari
La Tasi sulla prima casa costerà mediamente 200 euro, sulla seconda casa mediamente circa 800 euro e sui negozi mediamente circa 550 euro: queste le cifre che risultano applicando le tariffe previste dalla giunta comunale in sede di approvazione del Bilancio di previsione 2014. Per quanto riguarda la Tasi (Tassa servizi indivisibili) sono state individuate le seguenti tariffe: 0,28% con detrazione di 50 euro sulla prima casa e 1% sugli altri immobili.
Stando alla banca dati comunale ad Atripalda esistono circa 1.800 prime case, per un valore catastale di circa 167 milioni di euro, per cui applicando la tariffa del 0,28% e la riduzione di 50 euro otteniamo una Tasi media di 200 euro circa. Le seconde case, invece, sono circa 1.150, per un valore catastale di 90 milioni di euro, per cui applicando la tariffa dell’1% otteniamo una Tasi media di circa 800 euro. Gli immobili commerciali, invece, sono circa 700, per un valore catastale prossimo ai 40 milioni di euro, per cui applicando la tariffa dell’1% otteniamo una Tasi media di circa 550 euro.
La Tasi è una delle componenti della Iuc (Imposta unica comunale) istituita alla fine dello scorso anno attraverso la Legge Finanziaria ed in vigore dal 1° gennaio di quest’anno. Le altre due componenti sono l’Imu (Imposta municipale unica) e la Tari (Tassa rifiuti). Al momento è proprio la Tari a rappresentare un’incognita perché è necessario ancora individuare i componenti dei nuclei familiari di circa 7.000 utenze domestiche, generare il tariffario, assegnare le tariffe alle utenze domestiche e alle circa 1.000 utenze non domestiche e gestire gli immobili accessori. Il totale da introitare per il 2014 sarà pressappoco di 2,4 milioni di euro, ma, a differenza del passato, cioè di quando si applicava la Tarsu esclusivamente sulla base della superficie e della destinazione, da quest’anno la tassa sarà proporzionale anche alla presunta produzione di rifiuti e, perciò, potrebbe colpire maggiormente sia le famiglie numerose che gli esercizi commerciali. Per quanto riguarda l’Imu, invece, abolita lo accorso anno quella sulla prima casa, resta da riscuotere quelle sugli altri immobili e terreni applicando la tariffa stabilita dalla giunta dello 0,85% (ridotta dello 0,6% rispetto allo scorso anno) che, mediamente, significa un tributo di circa 710 euro per le seconde case (con un risparmio medio di circa 50 euro rispetto allo scorso anno) e di circa 480 euro per le attività commerciali (con un risparmio medio di circa 35 euro rispetto allo scorso anno). Per quanto riguarda le scadenze di pagamento, salvo diverse indicazioni, le rate sono due semestrali, con scadenza 16 giugno e 16 dicembre.
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