Nella relazione inviata alla magistratura contabile si fa riferimento al riaccertamento dei residui passivi di tre mesi fa che ha consentito di cancellare 1,2 milioni di euro di debiti
Mentre ancora nulla si sa sulla vendita del Centro servizi di via San Lorenzo alla Xenus srl, l’Amministrazione comunale sta cercando disperatamente di sottrarsi dalla pressione della Corte dei conti tentando di dimostrare che non è ancora arrivato il giorno del dissesto finanziario. Anzi. La relazione trimestrale inviata, seppure in ritardo, alla sezione regionale di controllo è improntata al massimo ottimismo perché se è vero che si dà atto della mancata vendita del Centro servizi, si segnala come, con un riaccertamento dei residui passivi (debiti) effettuato tre mesi fa dal responsabile del Settore Finanze, siano stati cancellati circa 1,2 milioni di euro che sommati a 200mila euro di avanzo di competenza 2013 portano il disavanzo complessivo del Comune a circa 2,2 milioni di euro, ovvero in rapida contrazione.
Al tempo stesso nella relazione si segnala come si stiano applicando misure, estemporanee e strutturali, in grado di rimettere i conti in ordine. Sul mercato in attesa di un acquirente sono già finiti il locale commerciale di via Madre Teresa di Calcutta (€ 134.419), il mercatino rionale di via Caracciolo (€ 616.000) ed il Centro servizi (€ 2.650.000) mentre altre alienazioni sono già andate in porto come l’ex scuola rurale di contrada San Gregorio (€ 94.150), vari appezzamenti di terreno (€ 12.289) e i lotti di via San Lorenzo (€ 119.627).
Per il resto si immagina di far respirare il bilancio comunale attraverso la gestione diretta del servizio di parcheggio a pagamento, l’affidamento del servizio di riscossione coattiva dei tributi, le sanzioni per infrazioni al Codice della Strada, il riordino delle categorie catastali e la razionalizzazione dell’affidamento delle palestre comunali. E, inoltre, si segnala anche come il Comune di Atripalda sia stato uno dei cinque comuni irpini ad aver regolamentato l’Imposta Unica Comunale e, quindi, di essere nella condizione di poter incassare la prima rata della Tasi al prossimo 16 giugno.
Per il resto è ancora molto simile ad una telenovela la trattativa di vendita del Centro servizi alla Xenus, diventata ancor più difficile senza l’esibizione e di una nuova polizza fideiussoria dopo che si è scoperto che il fondo di garanzia di Confidi centrale è di appena 250mila euro a fronte dei 2 milioni da garantire per l’acquisto a rate dell’immobile.
Commenti
Si stato troppo forte con il tuo commento.
l questa Amministrazione ?
Altro che misure strutturali.