Il Comune vende per 616mila euro l’immobile dell’ex contrada Santissimo. Intanto la trattativa con la Xenus per il Centro servizi ancora non si è chiusa
Il mercatino rionale di via Marino Caracciolo (ex contrada Santissimo) va all’asta. In esecuzione del piano di dismissione degli immobili comunali concepito per risanare il disavanzo del bilancio comunale, nei giorni scorsi è stato pubblicato il bando di vendita della struttura che ospita da anni alcune attività artigianali e commerciali e, recentemente, anche di volontariato. Il prezzo a base d’asta è di 616mila euro, ricavato da una stima dell’Ufficio tecnico secondo la quale ognuno dei 770 metri quadrati che compongono la superficie coperta del mercatino ha un valore di almeno 800 euro. L’immobile si vende nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, diviso in otto box da 26 mq., tre box da 52 mq., due bagni, due depositi e una superficie comune di circa 400 mq., e le offerte, esclusivamente in aumento, dovranno pervenire al Comune di Atripalda entro le ore 12:00 del prossimo 3 luglio.
Gli attuali locatari, alcuni dei quali non in regola col pagamento dei canoni (le morosità ammontano a circa 32mila euro fra il 2009, il 2010 ed il 2011, ovvero l’ultimo anno noto), due anni fa furono invitati informalmente dall’Amministrazione comunale ad avanzare la propria disponibilità ad acquistare il box assegnato, ma evidentemente non lo hanno mai fatto se oggi il mercatino viene venduto all’asta in blocco unico e senza tenere conto dell’eventuale diritto di prelazione. Anzi, in quella occasione, i locatari espressero pubblicamente tutte le loro perplessità per la decisione di vendere l’immobile assunta dalla giunta comunale perché di fatto, non avendo l’intenzione o la possibilità di spendere almeno 42mila euro per un box, si sarebbero trovati presto sbattuti fuori. E’ anche vero, però, che da allora sono passati quasi due anni e la giunta ha provveduto ad assegnare tre box ad altrettante associazioni (Inter Club, Burundiamo e Lupi Irpini) dietro il pagamento di un corrispettivo mensile di 95 euro, con la clausola che i locali dovranno essere liberati nel caso in cui l’immobile dovesse essere venduto.
E a proposito di vendite sembra che anche sul fronte Centro servizi qualcosa si stia muovendo. Giovedì scorso, infatti, il segretario generale Clara Curto, accompagnata dal consigliere delegato al bilancio Mimmo Landi, si è incontrata, presso lo studio del notaio avellinese Fabrizio Pesiri, con gli emissari della Xenus srl, l’azienda di ricerca farmaceutica interessata all’acquisto, per valutare la possibilità di procedere alla vendita, ma resta sempre il nodo della fideiussione da due milioni di euro visto che quella già presentata oltre due mesi fa non ha convinto evidentemente tutti.
Commenti
per fare che cosa?
A chi può servire?
A NISCIUNO.