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Il consigliere comunale Barbarisi indagato per diffamazione aggravata

Il delegato alla cultura e ai lavori pubblici (prima anche all’istruzione) è l’autore dei commenti pubblicati su internet che hanno portato l’ex dipendente Arturo Roca e l’imprenditore Gerardo Iannaccone a presentare querela: «Non riusciamo a capire il perché» commentano entrambi

Roca, Barbarisi e Iannaccone

E’ il consigliere comunale Raffaele Barbarisi il commentatore che nei mesi scorsi si divertiva ad apostrofare con dubbio gusto politici, imprenditori, ex dipendenti comunali e professionisti celandosi dietro l’anonimato di una postazione internet di un locale pubblico. La conferma arriva dalla Procura della Repubblica a cui si sono rivolti sia Gerardo Iannaccone che Arturo Roca, due delle persone finite nel mirino dell’attuale delegato ai lavori pubblici e ai beni culturali dopo la querela presentata ai Carabinieri di Atripalda. La segreteria del pubblico ministero dr.ssa Paola Galdo ha confermato l’iscrizione di Raffaele Barbarisi nel registro degli indagati con l’accusa di diffamazione aggravata (art. 595 codice penale), reato per il quale, in attesa della riforma, è ancora prevista una condanna da sei mesi a tre anni di carcere. E’ molto probabile che l’iscrizione sarà comunicata anche al consigliere in questi giorni attraverso il cosiddetto “avviso di garanzia” con l’invito a comparire presso l’ufficio del pubblico ministero accompagnato da un avvocato.

Dunque anche i più scettici o chi non credeva possibile che un consigliere comunale potesse arrivare a tanto saranno costretti a ricredersi e ad accettare il fatto che Barbarisi, evidentemente non totalmente assorbito dall’attività amministrativa, preferisse passare una parte del suo tempo commentando discutibilmente fatti e situazioni in cui risultavano coinvolti i personaggi che aveva preso di mira convinto di poter nascondere la propria identità. E da quanto tempo il consigliere comunale di maggioranza trovasse utile o divertente sfogarsi in maniera ritenuta degna di attenzione della Procura è azzardato ipotizzarlo perché si correrebbe il rischio di allargare il già nutrito gruppo di vittime ad altri personaggi coinvolti in commenti partiti precedentemente dalla stessa postazione internet. L’unica cosa che è possibile aggiungere è che anche il consigliere comunale Dimitri Musto, evidentemente ritenutosi diffamato, aveva pensato di querelare l’anonimo commentatore e poi è stato convinto a soprassedere.

In ogni caso, aldilà delle conclusioni a cui giungerà la Procura, restano da registrare sia quelle dell’interessato che del sindaco: il primo ancora non si è pentito di ciò che ha scritto, né ha avvertito l’esigenza di scusarsi con i propri bersagli, ponendosi in una condizione piuttosto imbarazzante per sé e per gli altri; il secondo, già informato direttamente dall’ex dipendente Arturo Roca, ancora non ha assunto alcuna posizione o preso alcuna decisione, magari sperando che sia il consigliere Barbarisi a toglierlo dall’impaccio di una situazione che certamente non irrobustisce il decoro e la credibilità istituzionale del Comune di Atripalda, del Consiglio comunale e dell’interessato. Insomma, con quale credibilità il consigliere Barbarisi potrà ancora continuare a rappresentare il Comune di Atripalda nelle occasioni che gli vengono offerte oppure ispirare provvedimenti che riguardano i suoi settori di “competenza” come i lavori pubblici e i beni culturali? Oppure cosa si penserebbe se i consiglieri comunali anziché confrontarsi sui problemi della città o seguire i propri settori di competenza passassero il loro tempo ad insultarsi su internet? La fastidiosa sensazione, per ora, è che intorno al consigliere sia scattata una sorta di copertura politico-istituzionale, forse anche perché la maggioranza è talmente debole numericamente che non può permettersi di perdere un altro pezzo altrimenti l’attuale precarietà si trasformerà in una tomba. Ma su questa eventualità spetta al sindaco Spagnuolo decidere se abbracciare la causa-Barbarisi con tutti i rischi del caso oppure dimostrare che quando si diventa consigliere comunale e si rappresenta la città ed i cittadini bisogna farlo in ogni circostanza con dignità e rispetto.

«Ero convinto che fossimo amici - è l’amara considerazione di Arturo Roca, l’ex dipendente comunale che con Gerardo Iannaccone ha presentato querela -. Davvero non riesco a credere che Lello Barbarisi sia stato capace di offendermi in quel modo: quando l’ho appreso ufficialmente ci sono rimasto ancora più male. Eppure l’ho aiutato parecchio, soprattutto all’inizio della sua esperienza consiliare, ogni volta che ha avuto bisogno dalla mia presenza per capire come muoversi amministrativamente non mi sono mai tirato indietro. E posso tranquillamente ammettere che nel 2012 ho anche votato per questa maggioranza per cui oggi mi sento tradito due volte. Ora spero solo che si assumano i provvedimenti più opportuni, il sindaco e molti consiglieri di maggioranza conoscono bene i fatti e suppongo che sappiano come comportarsi. Detto questo, aggiungo che in realtà non mi aspetto proprio nulla perché i fatti si conoscono da tempo e se in qualche modo c’era interesse a chiarire la vicenda le occasioni non sono mancate. Anzi, ho pure notato che il sindaco ha addirittura premiato Barbarisi attribuendogli dopo l’ultimo rimpasto una delega importante come quella ai lavori pubblici. E oggi oltre a giudicare questa vicenda molto squallida non so cosa pensare anche perché è stato necessario presentare una querela per arrivarne a capo Personalmente non ho nulla da rimproverarmi, anzi. E se il fatto di essere amico di persone con cui politicamente Barbarisi ha litigato diventa una buona ragione per offendermi allora c’è qualcosa che non va. Francamente non so cosa gli passava per la mente, ma neanche mi interessa: sul piano personale sarà la Procura a stabilire i termini della questione, sul piano etico e morale ognuno risponde alla propria coscienza. Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente il Comando dei carabinieri di Atripalda per la velocità e la precisione delle indagini che hanno consentito di risalire all’autore dei commenti».

«C’è un clima di veleno, di calunnie e di volgarità che avvolge la nostra città - aggiunge Gerardo Iannaccone - a cui nessuno sembra fare caso e da cui bisognerebbe prendere le distanze sia con le parole che con i fatti. Sono rimasto, invece, molto stupito dal fatto che un consigliere delegato alla cultura e all’istruzione utilizzasse nei suoi commenti un linguaggio che non oso ripetere: è questo l’esempio che viene dato? è questo ciò che ci aspettiamo dai nostri amministratori? Tra l’altro, personalmente non ricordo di aver mai avuto ragioni di scontro o di polemica con il consigliere Barbarisi per cui le sue offese mi sono giunte del tutto inaspettate. Aggiungo che il fatto di non aver utilizzato gli ultimi due mesi per trovare un modo di chiarire la vicenda sta a significare che, evidentemente, Barbarisi ritiene di non aver nulla di cui pentirsi o di non aver compreso la gravità del suo comportamento».

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Commenti  

 
#17 pollicione 2015-06-06 18:33
A distanza di mesi ancora nessuno mi ha detto quali sono queste grandi offese che l on. Barbarisi ha scritto su internet.dove si evincono? Grazie
 
 
#16 pollicione 2015-03-08 12:28
ma si puo' sapere cosa avra' mai detto di cosi grave l'onorevole barbarisi?
 
 
#15 sabino 2014-09-25 16:25
portiamola davanti all'onu,questa vicenda di lesa maestà,fermo restando la condanna del fatto aggravata dall'uomo pubblico..
 
 
#14 VIto 2014-09-15 05:52
O.K. per i commenti 9, 10 e 11
 
 
#13 Rafaniello 2014-09-13 17:18
Quà i sputa nello stesso piatto che pima si è mangiato.
 
 
#12 LA DELUSIONE 2014-09-13 10:20
HO LETTO CHE IL SINDACO FA IL RISENTITO DEI COMMENTI AVUTI PER LA FESTYA DELLA PIZZA.....MA PENSA CHE ABBIAMO L'ANELLO AL NASO....PENSA CHE NON SAPPIAMO CHE AVETE PROMESSO DETERMINATE COSE A QUALCHE ASSESSORE ALTRIMENTI NON FIRMAVA....PENS A CHE NON SAPPIAMO CHE QUALCHUNO E' PASSATO AL PD,A CONDIZIONI....S TAI SICURO CHE ASPETTIAMO ..NATALE ALTRO MOVIMENTO...POI VEDIAMO L'ANNO PROSSIMO LA FIERA...SI DEVE SEMPRE CAPIRE I PARCHEGGI...DAL LA GERMANIA CON FURORE...LA FACCIATA.. MA ALLE SPALLE..CHI C'E'...MAHHHHHH . SIETE CARTE CONOSCIUTEEEE.
 
 
#11 errico 2014-09-12 15:39
Io non li ho votati, e finalmente qualcuno dei miei familiari che lo ha fatto comincia a ricordare i miei moniti a non farlo...
 
 
#10 Antonio 2014-09-12 07:09
Caro Errico non è importante quello che ha scritto ma il modo in cui le cose vengono fatte. Poi personalmente non fa differenza perché tanto già conoscevo i nostri amministratori e non c'era bisogno di una denuncia per capire chi sono.
 
 
#9 sabino 2014-09-11 22:06
Mi pento amaramente di averti votato
 
 
#8 errico 2014-09-11 20:34
Caro Antonio, condivido quello che dici tu, ed è per questo che mi è venuto il dubbio: perché la procura indaga per diffamazione, ma Roca e Iannaccone parlano di offesa. Vorrei tanto vedere che ha scritto Barbarisi per meritarsi tanto: ma qua chi si firma anonimo e chi anonimo secondo...