Dopo due anni di trattative più o meno segrete il Consiglio comunale è chiamato, domani sera, ad autorizzare la cessione dell’immobile alla Xenus
Quella in programma domani sera sarà una seduta di Consiglio comunale storica: l’Aula sarà chiamata, infatti, ad approvare ed autorizzare la cessione del Centro servizi di via San Lorenzo alla Xenus srl di Roma. Ancora non è del tutto chiara la formula attraverso la quale sarà possibile superare le difficoltà dell’azienda di ricerca farmaceutica a presentare idonee garanzie di solidità per l’acquisto a rate (fideiussione bancaria o assicurativa), ma ciò che appare chiaro è che se la trattativa andrà in porto il bilancio del Comune di Atripalda potrà dirsi finalmente fuori pericolo.
A quanto pare in questi giorni si stanno ponendo le basi per perfezionare un’operazione di “buy to rent”, cioè un contratto di compravendita con cui si ha l'immediato passaggio della proprietà pattuendo che il prezzo sarà pagato a rate, ma con una clausola che protegge il Comune in caso di inadempienza della Xenus. Gli uffici comunali sono pronti a procedere e attendono solo il via libera del Consiglio comunale che, di fatto, si assumerà l’intera responsabilità dell’operazione autorizzando la stipula di un contratto che prevede il versamento di un acconto di circa 664mila euro, 23 o 24 rate mensili di 10mila euro ciascuna ed un maxi conguaglio finale di 1,7 milioni di euro.
E l’acconto che la Xenus sarebbe in grado di versare dovrebbe essere sufficiente a coprire, insieme ad altre voci, il disavanzo di 2,2 milioni di euro del bilancio comunale. Anche perché sembrerebbe che i ricavi da alienazioni possono coprire per legge solo il 40% circa del disavanzo, cioè circa 900mila euro, mentre l’altro 60% andrebbe trovato nelle cosiddette entrate proprie (tributi) oppure attraverso un ulteriore riaccertamento dei residui passivi (debiti). In ogni caso, non sarà necessario attendere la fine dell’anno per capire se e come il Comune riuscirà a scampare al dissesto finanziario, ma basterà attendere ancora qualche giorno con l’eventuale approvazione della delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio. E poi, forse, si aprirà una fase di minore preoccupazione per le finanze del Comune anche se è necessario aggiungere che, aldilà delle manovre che consentiranno di uscire dal ferreo controllo della Corte dei conti, la massa debitoria resta assolutamente preoccupante perché è solo stata spostata dai fornitori alla Cassa depositi e prestiti che ha concesso finora un credito di circa 7 milioni di euro a fronte di una rata annuale di circa 250mila euro per i prossimi trent’anni, che si va a sommare a quella necessaria per pagare i mutui contratti una decina di anni fa quando fu operata una importante ristrutturazione del debito.
Questo l’ordine del giorno della seduta di Consiglio comunale convocata per domani sera, alle ore 19:00: approvazione verbali seduta precedente; riconoscimento legittimità debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive; determinazioni sulle modalità di vendita del Centro servizi; salvaguardia equilibri d bilancio 2014; presa d’atto schema di convenzione “Schema di gestione dei rifiuti solidi urbani e assimilati in Campania”.
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