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Il palazzo Lombardi ancora non va giù

A tre mesi dalla decisione del Consiglio comunale di autorizzare l’abbattimento di due piani e la delocalizzazione della volumetria manca ancora il permesso a costruire

Mezzo fabbricato dovrebbe essere abbattuto

Chi pensava che con l’autorizzazione concessa tre mesi fa dal Consiglio comunale l’intervento di riqualificazione urbana del fabbricato pericolante all’angolo fra Piazza Umberto I e via Melfi fosse ormai cosa fatta si dovrà ricredere perché, a quanto pare, la pratica si è nuovamente bloccata negli uffici comunali. Ad oggi, infatti, il responsabile del settore urbanistico ancora non avrebbe rilasciato il “permesso a costruire” ovvero dato la possibilità ai coniugi Lombardi-De Mattia di procedere alla demolizione del terzo e quarto piano e parte del secondo piano per trasferire la volumetria, con una premialità del 20%, in via Appia, così come stabilito dal Consiglio comunale con 12 voti favorevoli, 1 contrario (Pacia) e 4 astenuti (Del Mauro, Strumolo, Moschella e Battista) il 15 luglio scorso. Insomma, da un lato l’intervento è stato autorizzato perché dichiarato di interesse pubblico, ma dall’altro si nega il necessario permesso a costruire determinando le condizioni affinché tutto resti com’è, ovvero rappresentando un pericolo per la pubblica e privata incolumità stando alle varie ordinanze di rimozione del pericolo inviate ai proprietari, tra l’altro obbligati da sei anni anche al pagamento dell’occupazione del suolo pubblico per il ponteggio.

I coniugi Lombardi-De Mattia, però, hanno già provveduto non solo a diffidare il Comune sollecitando l’emissione del permesso a costruire, ma, ed è notizia di questi giorni, a comunicare l’intenzione di voler procedere con il cosiddetto “silenzio-assenso” ovvero con la possibilità che offre la legge quando l’ente non si determina entro 30 giorni. Una situazione a prima vista paradossale visto che l’Ufficio urbanistico sembrerebbe voler in qualche modo ostacolare ciò che il Consiglio comunale ha autorizzato. «Facciamo fatica a comprendere la logica che c’è dietro simili comportamenti - dichiara l’ing. Giuseppe Lombardi - perché il Comune non rilasciando le necessarie autorizzazioni di fatto ostacola la tutela della pubblica e privata incolumità negando un intervento di recupero di un fabbricato che versa in condizioni di notevole degrado strutturale e che ospita al piano terra due attività commerciali. Da parte nostra ci siamo attivati da alcuni anni e finalmente speravamo che dopo la decisione del Consiglio comunale si potesse procedere in maniera spedita. Registriamo, invece, che ci viene negato un atto dovuto, ovvero il rilascio del permesso a costruire, impedendoci - conclude Lombardi - di porre in essere gli interventi programmati».

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Commenti  

 
#6 ky 2014-10-27 08:44
per me non ci sono problemi:- in base alla nuova legge nel caso il comune non prenda alcun provvedimento si ammette il silenzio assenso:- quindi non ci dovrebbe essere nessun problema ad eseguire quei -lavori-
 
 
#5 Sbnk... 2014-10-26 10:42
Siamo in un momento difficile della vita sociale ed economica del nostro paese e non riesco a immaginare che si possa speculare sulla riqualificazion e urbana e di sicurezza di un fabbricato che, peraltro, produrrà lavoro. Gli amministratori presumo abbiano un minimo di competenza in materia e giustificazioni per non procedere alle necessarie autorizzazioni. Diversamente, con umiltà, trasparenza e buona fede collaborino con il settore tecnico del comune che con le proprie competenze, sicuramente produrrà la giusta soluzione al problema. Per amministrare la cosa pubblica occorrono competenza, onestà, buona fede e spirito di sacrificio nel dedicare parte del proprio tempo a favore dei concittadini, a quest'ultimi tocca scegliere con le tornate elettorali le persone giuste. Non possiamo lamentarci dopo delle scelte poco felici, perdonatemi per le chiacchere è la prima volta che aggiungo un commento ad un articolo, buona giornata a tutti.
 
 
#4 Sabino 2014-10-24 06:25
Quando tutto va male nell'edilizia e viene sollecitato un intervento oltretutto benefico per la cittadinanza. Cosa si aspetta ancora? e soprattutto perchè?
 
 
#3 VERGOGNA ATRIPALDESE 2014-10-23 11:38
vedrete chi ne trae BENIFICI di questa AUTORIZZAZIONE. .....una persona legata ...indovinate a chi.....AVETE INDOVINATO ....
 
 
#2 luciano 2014-10-23 07:41
mah, qualcuno mi può spiegare dov'è l'interesse pubblico?
 
 
#1 Roberto 2014-10-23 05:44
Qualche problema ci sarà?
Il consiglio comunale non fa legge. Pensiamo che ne vedremo delle belle.