Nell’occhio del ciclone i soldi spesi per lo straordinario “notturno” della Polizia municipale e per l’utilizzo del parco mezzi del Comune
Quando si tratta di soldi, soprattutto di quelli spesi dalla pubblica amministrazione, c’è poco da scherzare. Ed infatti, nell’ultima settimana, grazie ad alcune cifre tirate fuori da Pino Battista, sono arrivate in evidenza due questioni che meriterebbero da parte del Comune una doverosa precisazione, al fine di non alimentare facili e strumentali polemiche oppure di intervenire se si accertasse che si tratta effettivamente di sprechi.
A destare un certo clamore è stata senz’altro la cifra di circa 15mila euro che sei agenti di Polizia municipale hanno intascato grazie ad un progetto, denominato “Atripalda Si… Cura”, finalizzato al potenziamento dei servizi notturni, di sicurezza stradale e urbana, svolto da giugno a dicembre dello scorso anno e finanziato con una parte dei proventi contravvenzionali. Appare piuttosto evidente, soprattutto in considerazione del fatto che il 95% circa delle circa mille e passa ore di servizio aggiuntivo prestato sono state svolte in orari diurni e in giorni feriali, che in realtà il progetto è servito ad impiegare gran parte del personale (sei unità su otto) al comando del tenente Giannetta in attività ordinarie svolte evidentemente oltre il normale orario di lavoro, in aggiunta ad altre 150 ore circa di lavoro straordinario prestato nello stesso periodo retribuito con altri 2mila euro circa di salario accessorio e, naturalmente, le indennità di vigilanza proprie della mansione. Una vicenda che per sua natura si presta alla doppia lettura di chi è portato a gridare allo scandalo e di chi ad apprezzare il tentativo di ottimizzare un organico sottodimensionato e disincentivato. Una relazione dettagliata su obiettivi e risultati potrebbe certamente aiutare a far pendere la bilancia dalla parte giusta.
Un altro caso portato all’attenzione della pubblica opinione da Pino Battista è stato quello delle spese di carburante: è bastato che il 50enne facesse sapere in giro che il parco mezzi del Comune (composto da una decina fra auto, camioncini e scuolabus) consuma circa 1.400 euro di carburante al mese (pari ad una percorrenza media di oltre diecimila chilometri) per sollevare l’indignazione popolare nonostante lo sconto del 4% circa (0,066 euro/litro) praticato dal gestore. Anche in questo caso ognuno potrà farsi l’idea che crede, anche perché non è facile fare raffronti col passato, quando la rendicontazione non era facilmente rintracciabile come oggi, ma sarà chiaro a tutti che, dopo il polverone di questi giorni, se nei prossimi mesi il consumo di carburante dei mezzi comunali diminuirà significativamente, allora vorrà dire che avrà pensato a male forse avrà pure peccato, ma…
Commenti
La Procura non si chiama.
Quelli vengono da soli a sorpresa.
Magnifica nel tuo commento.10e lode.
Qualche problema ci sarà.