Dal prossimo anno il sindaco e gli assessori dovrebbero poter intascare oltre 8mila euro al mese amiche gli attuali 4mila
La giunta comunale sta pensando dal prossimo anno di raddoppiarsi l’indennità di carica: questo sembra essere il senso della delibera con cui sindaco e assessori hanno precisato che le loro spettanze mensili non sono quelle attualmente percepite, ma quelle che stabilisce la legge in base alla fascia demografica di appartenenza.
Attualmente, infatti, i membri dell’esecutivo percepiscono le indennità decise dalla giunta Rega nel 2004 e cioè: 1.302 euro lordi per il sindaco Spagnuolo, 716 euro lordi (55%) per il vicesindaco Tuccia, 586 euro lordi (45%) per gli assessori Landi e Prezioso (lavoratori autonomi) e 293 euro lordi (ridotta al 50%) per gli assessori Aquino e Scioscia (lavoratori dipendenti); per un totale di 3.776 euro mensili (oltre 45mila euro all’anno), meno della metà di ciò che stabilisce la legge. Gli attuali riferimenti normativi (D.M. 119/2000 e L. 266/2005) prevedono che nei comuni compresi nella fascia di popolazione fra i diecimila ed i quindicimila abitanti, le indennità di carica della giunta siano le seguenti: 2.788,86 euro per il sindaco, 1.533,88 euro per il vicesindaco e 1.254,99 euro per gli assessori (ridotta al 50% per i lavoratori dipendenti); per un totale di 8.087,70 euro mensili (oltre 97mila euro all’anno). Dunque la giunta costerebbe circa 52mila euro in meno all’anno rispetto a quanto consente la legge, cioè circa 13mila euro ogni trimestre, ovvero la cifra che sindaco e assessori hanno precisato di devolvere al Comune nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2014 quale differenza fra quanto percepito e quanto avrebbero dovuto percepire.
Insomma, un “regalo”, che prima non si evidenziava da nessuna parte negli atti e che ora, invece, è presente sia nella delibera di giunta che nella salvaguardia degli equilibri di bilancio approvata il mese scorso dal Consiglio comunale dove si registra un aumento di oltre 14mila euro nel capitolo riservato alle indennità dell’ultimo trimestre dell’anno (comprese quelle dei consiglieri comunali, ovvero del gettone di presenza pari a 22,21 euro lorde a seduta).
Tuttavia, è molto probabile che, seppur non intascheranno un euro in più fino alla fine dell’anno, la sola decisione del sindaco e degli assessori di evidenziare la differenza paradossalmente costerà, invece, circa 3mila euro in più di ritenute fiscali da versare all’Erario perché, a rigor di logica e a meno di partite di giro, gli amministratori possono decidere di devolvere le loro indennità solo per la quota netta, non lorda (comprensiva delle tasse) e, dunque, non tredicimila, ma diecimila euro nell’ultimo trimestre.
Ciò che accadrà il prossimo anno non è stato ancora stabilito perché la formula utilizzata nella delibera “di devolvere la predetta somma a favore del’Ente, a titolo di liberalità da parte degli Amministratori salvo diverse determinazioni in successivi esercizi finanziari” lascia più di un dubbio sulle intenzioni della giunta, ma è anche vero che se non c’era l’intenzione di aumentarsi l’indennità perché è stata assunta la delibera?
Commenti
Ve lo meritate perchè avete portato Atripalda ai massimi splendori.