Il Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto l’istanza presentata dal titolare delle due attività commerciali che si affacciano sull’area di proprietà della famiglia Palma in via Manfredi
Il TAR di Salerno ha momentaneamente bloccato la realizzazione del parcheggio pubblico a pagamento nell’area antistante il Distretto sanitario di via Manfredi. Il titolare delle attività commerciali Centro estetico “Capriccio di Venere” e “Pic Bar”, infatti, ha impugnato sia la determinazione con cui il responsabile del settore Urbanistica, arch. Cocchi, “per sopraggiunte difficoltà organizzative dell’ufficio” ha prorogato i termini per l’emissione del decreto di esproprio, sia il decreto di esproprio dei diritti di servitù emesso dai responsabili del settore Urbanistica, geom. Nevola (nel frattempo succeduto all’arch. Cocchi) e del settore Lavori Pubblici, ing. Aquino, chiedendo anche il risarcimento dei danni e la rimessa in pristino delle aree eventualmente occupate.
Il presidente del Tar di Salerno, Luigi Antonio Esposito, con un decreto, ha accolto la la richiesta di sospensione del procedimento avanzata da Francesco Sellitto, fissando la trattazione dell’istanza nell’udienza collegiale fissata per l’11 dicembre prossimo.
La giunta comunale, ritenendo “le avverse tesi ed eccezioni infondate ed inconsistenti”, ha già deciso di costituirsi in giudizio, precisando, però, che l’indicazione del professionista al quale conferire il mandato di rappresentanza e difesa del Comune spetterà alla famiglia Palma, proprietaria dell’area, così come stabilito nella convenzione stipulata lo scorso anno, in cui è previsto, fra le altre cose, che “i proponenti (la famiglia Palma, ndr.) si accollano gli onorari professionali nonché i costi tecnici ed amministrativi per lo svolgimento delle predette procedure ablative, l’attività di difesa giudiziale ed extragiudiziale, nonché i connessi oneri ed onorari professionali e le eventuali conseguenze risarcitorie di sentenze di condanna, nel caso di vertenze, promosse da soggetti terzi nei confronti dell’Amministrazione comunale, comunque connesse alle procedure espropriative predette, sempre che le attività difensive siano affidate a professionisti indicati dai proponenti”.
Il progetto, approvato con due diverse delibere di giunta fra luglio ed agosto dello scorso anno, prevede l’installazione di due sbarre automatizzate, una all’ingresso e una all’uscita dell’area, con un percorso carrabile pressoché circolare lungo circa 200 metri. Oltre 120 le aree di sosta a pagamento previste, con la stessa tariffa oraria di 50 centesimi applicata nelle altre zone della città.
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