Per la seconda volta il Comune non ha ottenuto il contributo di 30mila euro e le telecamere preinstallate sono destinate a restare spente
Le telecamere finte installate dall’Amministrazione alcuni mesi fa in diversi punti della città sono destinate a restare tali almeno per un altro paio d’anni. Il Comune di Atripalda, infatti, non ha ottenuto dalla Regione Campania il cofinanziamento in misura del 70% chiesto per il progetto di Sicurezza urbana integrata che prevedeva anche la videosorveglianza. Il contributo chiesto era di 30mila euro ma Atripalda si trova, con 40 punti su cento (ne occorrevano almeno 50), inesorabilmente quasi in fondo alla graduatoria diffusa dalla Regione nei giorni scorsi. Il progetto, a quanto pare, è risultato carente in più punti (analisi costi/benefici, organizzazione e risorse dei servizi) perché, in realtà, il bando (L.R. n. 12/2003) prevede la realizzazione di una serie di azioni, fra cui quella della videosorveglianza, tese a migliorare la sicurezza urbana (integrata). Il progetto, insomma, oltre a immaginare l’installazione delle telecamere (e tutte le autorizzazioni prefettizie necessarie in riferimento alla tutela della privacy), avrebbe dovuto individuare anche le zone della città dove poter intervenire migliorando la qualità degli spazi pubblici (potenziamento della pubblica illuminazione, riqualificazione e così via) e soprattutto stimolare la cultura della legalità attraverso la collaborazione con le scuole, le forze dell’ordine e le associazioni territoriali, magari anche in associazione con altri comuni (San Potito, Manocalzati, Candida, Paroline, Montefalcione e Lapio, che messi insieme hanno lo stesso numero di abitanti di Atripalda, 11.600, hanno ottenuto il punteggio più alto, 75/100, e 70mila euro di finanziamento). È la seconda volta che il Comune di Atripalda non riesce ad ottenere il cofinanziamento per la videosorveglianza, ma in questi giorni sta per essere pubblicato il bando relativo all’annualità 2009. Chissà se il Comune ha intenzione di riprovarci… ma, intanto, le telecamere posticce, pre-installate per scoraggiare i vandali che gettano i rifiuti nel fiume o sporcano le aiuole e la villa comunale, non entreranno in funzione a breve. A meno che il Comune non decida di trovare le risorse nel proprio bilancio o attingere dai finanziamenti previsti per la Protezione civile sempreché riuscirà a regolarizzare la propria iscrizione all’Albo regionale.
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