Solo tre agenti su nove sono stati incaricati per il servizio di ordine pubblico in occasione delle prossime consultazioni regionali, con una riduzione di due terzi rispetto alle precedenti occasioni
Dopo le turbolenze legate al demansionamento dell’ex comandante Giannetta, i Vigili urbani di Atripalda stanno per scendere nuovamente sul sentiero di guerra. In quella occasione fecero quadrato contestando la decisione del sindaco Spagnuolo con una lettera aperta indirizzata, fra gli altri, alla Procura. Stavolta il pomo della discordia è la distribuzione dello straordinario elettorale, cioè le ore di lavoro da prestare per assicurare un corretto svolgimento delle prossime elezioni regionali.
Il responsabile del settore, Enrico Reppucci, ha assunto una determina nella quale ha autorizzato il personale del Comune a svolgere complessivamente 1.680 ore di straordinario elettorale (per una spesa presunta di 34mila euro a carico della Regione) di cui solo 120 per il servizio di ordine pubblico affidato ai Vigili Urbani e solo a tre agenti su nove. Nelle precedenti occasioni, invece, alla Polizia municipale veniva assegnato un numero di ore di straordinario elettorale tre volte superiore, da dividere fra tutti o quasi gli agenti. E i Vigili, con pieno spirito corporativo, non ci stanno.
Nelle prossime ore, infatti, verrà formalizzata la rinuncia allo straordinario dei tre agenti individuati, creando un vuoto nel servizio di ordine pubblico. A meno che, nel frattempo, il responsabile del settore non decida di motivare o modificare la propria decisione.
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Un plauso al Corpo dei Vigili Urbani.