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Dipendente indagato ottiene gli arretrati dal Comune

Uno dei quattro impiegati, colui il quale risulta coinvolto per minor tempo nell’inchiesta per truffa, deve avere oltre 9mila euro. Stasera in Consiglio comunale il riconoscimento del debito fuori bilancio

In Consiglio stasera arriva anche il consuntivo 2014

Dopo aver restituito con un bonifico i circa 8.500 euro che rappresentavano la differenza fra quanto percepito e quanto avrebbe dovuto percepire nell’ultimo anno e mezzo, uno dei quattro accusati di truffa aggravata sta per riscuotere circa 9.300 euro di spettanze arretrate. Nella seduta di Consiglio comunale, infatti, convocata dal sindaco Spagnuolo alle ore 19:00 di stasera, proprio nel giorno dell’udienza davanti al giudice del lavoro sul reintegro di tre dei quattro dipendenti indagati (e contestualmente alla celebrazione della “giornata dell’amianto” organizzata da Libera e Forum dei giovani), il parlamentino municipale sarà chiamato a riconoscere la legittimità del debito nei confronti del dipendente, maturato fuori dal bilancio comunale, ovvero non previsto negli esercizi precedenti.

La vicenda risale ad un anno fa circa, quando il dipendente chiese ed ottenne dal Tribunale di Avellino il riconoscimento di aver svolto per tredici anni mansioni superiori al suo livello retributivo ed il Comune fu condannato al pagamento della differenza fra quanto aveva percepito e quanto avrebbe dovuto percepire. In quella occasione, la giunta comunale decise di non impugnare la sentenza in appello e di procedere con una transazione bonaria. E il dipendente rinunciò ad altri 4.200 euro più interessi riferiti a due annualità non conteggiate e ad impugnare l’addebito delle spese legali per altri 2.500 euro.

Nel frattempo, però, il dipendente in questione è risultato indagato, in concorso con altri tre, per truffa aggravata nell’ambito dell’inchiesta penale partita dalla denuncia del sindaco sulle buste paga gonfiate con falsi rimborsi chilometrici e la restituzione della somma si è bloccata. Fino a quando l’avv. Umberto Ferrajolo non ha proceduto con la messa in mora sbloccando la procedura.

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Commenti  

 
#4 Kato 2015-05-02 09:46
Caro maestro Gino...la sua analisi non fa una piega. Purtroppo questa è la politica attuale.E' stato permesso alle figure interessate di autodenunciarsi , è stata concessa una transazione economica al dipendente in questione, con la quale è diventato creditore, procedura alla quale ,voci dicono, qualche ''burocrate'' si sarebbe opposto...(In tempi non sospetti).Non si è stati in grado di esprimere un provvedimento disciplinare ai 4 indagati, prima glielo fanno...poi lo revocano....(gr ossolano tentativo perché gli avvocati in questione hanno una certa esperienza..)ma il procedimento già si sapeva che era errato....La commissione disciplinare prontamente formata..è formata da persone assolutamente non in grado di districarsi in materia..e si è visto (vedi affiancamento tecnico-giuridi co-penale...i ''burocrati''de mansionati non avevano questo tipo di conoscenze...?) Nella commissione è presente addirittura chi ...[...] sul quale non è stata detta una parola,tentando puerilmente..co n una gran bella oratoria pubblica...di far ricadere le colpe su altri.....anzi. ..mi pare di aver letto che addirittura gli è stata aumentata l'indennità...[ ...] complimenti.Dev e essere un professionista dalle eccelse doti. Caro maestro Gino...mi dice lei di che stiamo parlando..?
Pe fortuna che almeno alla....Povera signora con le mani spaccate dal freddo (leggasi in naniera sofferta...) la caldaia gli è stata cambiata...e io ringrazierei i giornali ed il figlio...che si so' interessati...n on il primo cittadino...che poi è stato costretto...a dare seguito alle sue ''Trionfalistic he dichiarazioni'' , in verita' non molto ben riuscite, da rivedere la sceneggiatura....
''La politica è sempre in netto contrasto con la verità'' (cit.)
 
 
#3 MAURIZIO 2015-04-30 06:06
Se io fossi il Sindaco, prima di pagare, manderei gli atti alla Corte dei Conti.
 
 
#2 GIUSTINO 2015-04-28 11:37
COSE DELL' ALTRO MONDO.
 
 
#1 Il maestro Gino 2015-04-28 10:30
La notizia offende il senso di giustizia, da questa vicenda si deduce che in determinate condizioni e con i giusti aiuti si può […] e capovolgere i ruoli. Come cittadini ci resta solo la speranza che gli inquirenti portino la vicenda fino in fondo, in tutti i gradi di giudizio, così da non avere dubbi su cosa sia accaduto […]. Il dipendente in questione avrà pure diritto agli arretrati, certo, se lo prevede la legge. Se ognuno facesse a modo suo e volesse recuperare un credito che succederebbe negli enti dove operano figure lavorative "poco controllate" che pensano di gestire denaro pubblico per fini privati?
Ma il fatto non è legato al suo operato ([..]).
Una cittadinanza cosciente chiederebbe il conto, chiederebbe al Sindaco di costituire il Comune come Parte Civile su mandato del Consiglio Comunale, scegliendo l'ufficialità di questa posizione dopo aver annunciato il "rimborso" al dipendente. Viviamo un momento critico rispetto al fattore legalità qui ad Atripalda. Spero che tutti facciano la loro parte per costituire un argine al malcostume e al senso di impunità che caratterizza tutto ciò che si muove nella nebulosa della pubblica amministrazione legata a doppio filo alla politica dei faccendieri di partito che offrono la spalla e spesso la sponda in certe dinamiche "borderline".
l'etica è andata a farsi benedire, siamo un paese che ha esaurito ogni riserva di dignità.