Il 60% dei partecipanti non rivoterebbe nessuno dei quattro candidati a sindaco. Dalla politica all’attualità: Cosa non va in città?
Quello della settimana scorsa è stato un sondaggio che ha coinvolto un po’ meno i lettori del nostro sito ilsabato.com. In una settimana di pubblicazione i votanti sono stati 109, circa cento in meno del primo sondaggio (il giudizio sul sindaco) che, però, essendo quello d’esordio era rimasto eccezionalmente aperto quattro giorni in più. Tuttavia, 109 voti in sette giorni non sembrano pochi per farsi un’idea rispetto alla domanda posta (Se poteste rivotare chi scegliereste?) soprattutto in considerazione del fatto che una risposta delle cinque suggerite ha fatto registrare il 60% dei voti: Nessuno dei quattro. Dunque, il campione dei cittadini atripaldesi che si è sottoposto al “gioco” delle (ri)elezioni, se potesse tornare indietro probabilmente farebbe scelte diverse da quelle che ha fatto non riconoscendosi in nessuno dei quattro candidati a sindaco che si fronteggiarono nel 2007. Naturalmente è difficile supporre quale sarebbe (con il senno di poi) l’orientamento degli elettori oggi, ma si può azzardare la conclusione che dalla società arrivi una forte domanda di rinnovamento, che l’assetto politico che nel 2007 partorì le quattro liste (PRC, Centrosinistra, AN e Centro) è superato e andrebbe rielaborato, magari puntando su candidati diversi. E, probabilmente, solo chi non vuole interpretare l’umore delle persone non si rende conto della sfiducia e del disorientamento che serpeggiano. L’altro 40% dei votanti, invece, ha (ri)premiato i vecchi candidati riattribuendo il proprio voto su uno dei quattro aspiranti sindaco (Spiniello, Laurenzano, Prezioso e Iaione) anche se non si può sapere se la scelta di oggi sia stata la stessa di circa tre anni fa. E i pochi voti (da 4 a 18) che hanno fatto registrare i candidati non sembrano troppo indicativi sull’attuale orientamento anche se è curioso notare che tranne il PRC, confermatosi all’ultimo posto con 4 voti, le altre tre liste hanno registrato un esito capovolto rispetto al 2007, ovvero il Centrosinistra che vinse le elezioni è scivolato indietro mentre Alleanza Nazionale (che oggi è diventata Popolo delle Libertà) è passata davanti. Ed è stato divertente lo scambio di commenti fra Giorgio (elettore pentito di Iaione) ed Alfredo (elettore pentito di Laurenzano) che hanno finito per darsi solidarietà l’uno all’altro. Tuttavia, tranne questo simpatico passaggio, non sono arrivati commenti che suggeriscano altre interpretazioni, né tantomeno proposte su come evitare che fra poco più di due anni si ripresenti la stessa situazione. È una responsabilità che resta, allora, in capo alla politica e alla capacità organizzativa di chi, eventualmente, intenderà scardinare l’attuale sistema di sintesi e selezione fondato sui partiti.
Tralasciando per qualche settimana la politica (probabilmente ci ritorneremo alla vigilia delle elezioni regionali), il nuovo sondaggio che abbiamo aperto giovedì mattina riguarda più da vicino la vita della nostra città ed i suoi problemi. Per la verità, siamo stati un po’ indecisi sull’opportunità di lanciare, invece, un sondaggio sul mercato settimanale, per verificare se l’orientamento degli Atripaldesi sia davvero cambiato, riproponendo, a distanza di quasi sei anni, il quesito referendario che nel 2004 vide prevalere la scelta del centro rispetto alla periferia, una scelta che recentemente il Consiglio comunale ha ribaltato con la decisione di accorpare, seppure temporaneamente, le bancarelle fra Parco delle Acacie e via San Lorenzo. Ma il dibattito su questo tema è ancora aperto e lo sarà probabilmente fino a quando non ci sarà una soluzione definitiva o interverranno proposte nuove. Ed allora, nel tentativo di individuare, invece, qual è l’argomento o la criticità maggiormente avvertita dai cittadini, con la speranza che vengano poi adottate le opportune contromisure, questa settimana abbiamo lanciato il sondaggio: Qual è il settore della vita cittadina che più non vi soddisfa? Le possibili risposte sono 12 (Alvanite – Periferie, Assistenza sociale, Bilancio – Tributi, Cultura – Sport – Tempo libero, Emergenza abitativa, Giovani – Anziani, Mercato settimanale, Polizia municipale, Rifiuti – Ambiente, Scuole, Sicurezza, Traffico – Viabilità) e abbracciano un po’ tutti i campi della quotidianità. Tuttavia, se dovesse essercene qualcuno che abbiamo dimenticato, può essere evidenziato in sede di commento. Un sondaggio, quello di questa settimana, che ovviamente può essere interpretato anche al contrario (i settori che avranno avuto meno voti saranno considerati quelli che funzionano meglio) e fra una settimana tireremo le somme.