Due delle questioni maggiormente dibattute trovano la città “in Rete” piuttosto insensibile. Questa settimana la domanda è: Cosa servirebbe di più?
Un sondaggio abbastanza coinvolgente quello lanciato la scorsa settimana sul nostro sito ilsabato.com, con risultati, per certi aspetti, anche sorprendenti, che forse meriterebbero considerazioni ben più articolare di quelle che, per brevità, esporremo di seguito. Alla domanda “Qual è il settore della vita cittadina che più non vi soddisfa?” hanno risposto 183 lettori, dei quali 125 (quasi il 70%) ritiene che la Cultura (insieme a Sport e Tempo libero), l’Assistenza sociale, la Polizia municipale, i Rifiuti (con l’Ambiente) e le Scuole siano i settori maggiormente trascurati. Viceversa, il Mercato settimanale e Contrada Alvanite (insieme alle Periferie), ovvero due delle questioni di maggiore attualità, non sarebbero avvertiti come un problema (appena 5 voti in tutto), il che ovviamente non significa che non lo sono, ma semplicemente che non vengono percepiti come tali. Almeno dai votanti del sondaggio. Insomma, se pensiamo ai fiumi d’inchiostro, ai forum, alle riunioni, ai comitati, alle sottoscrizioni ed a tutto quanto gravita intorno ai temi del mercato e delle periferie (Alvanite compresa), verrebbe da dire che la città “in Rete” resta ancora abbastanza insensibile rispetto a questi temi. E già da queste prime valutazioni emerge come, in realtà, a volte si è portati a caricare alcune questioni di significati che non hanno, mentre altre, apparentemente più trascurabili, registrano, invece, un impatto maggiore (e la stampa dovrebbe tenerne conto). Per esempio, la risposta che ha ottenuto il maggior numero di voti (36, pari a circa il 20%) è quella sulla Cultura, lo Sport ed il Tempo libero, settori spesso considerati, a torto, marginali e nei quali s’investe sempre pochissimo (basti guardare i bilanci comunali), ma che, invece, forse anche perché coinvolgono strati sociali che hanno maggiore dimestichezza con internet (e di qui l’esito), risultano insoddisfacenti. Il sondaggio, naturalmente, non è fatto per attribuire specifiche colpe agli amministratori delegati (anche per questo le carte sono state un po’ mischiate), ma appare evidente che i settori meno “istituzionalizzati”, ovvero quelli dove la mano pubblica quasi non esiste e che, di fatto, vengono gestiti da soggetti esterni (associazioni culturali e sportive), finiscono per risultare i meno garantiti. Naturalmente ci sono le eccezioni: nello Sport non è possibile non tener conto che esistono delle eccellenze (il Volley, per esempio), così come non si può trascurare il grande impegno della Pro Loco nel settore turistico e culturale, tuttavia è l’insieme dell’offerta di ciò che potremmo anche noi definire “il tempo mai vuoto” (la definizione è del prof. La Sala ed è il titolo di uno dei capitoli del suo ultimo libro) a risultare non adeguata alle aspettative. Argomenti, invece, come l’Assistenza sociale, la Polizia municipale ed i Rifiuti (con l’Ambiente) si confermano piuttosto avvertiti, mentre sorprende, e non poco, la presenza delle Scuole nelle posizioni medio-alte della graduatoria (anche se abbiamo notato che i voti sono arrivati quasi esclusivamente nelle ultime 48 ore, quasi come se un “passa parola” abbia improvvisamente caricato quella risposta). Forse sarà il caso, in futuro, di dedicare uno specifico sondaggio a questo argomento. Altre valutazioni (ma se ne potrebbero fare molte di più) chiamano in causa la scarsa attenzione dei votanti al tema del Bilancio (con i Tributi) nonostante rappresenti, attualmente, la maggiore criticità del Comune di Atripalda, dalla quale dipendono in larga misura tutte le altre. Infine, è giusto sottolineare come, in tema di Sicurezza, non si avvertano particolari disagi, a conferma, evidentemente, del buon lavoro svolto dalle forze dell’ordine in generale e dei Carabinieri del Comando di Atripalda in particolare.
Questa settimana, invece, il sondaggio prende un po’ spunto dall’attualità (il mancato finanziamento di tre interventi strategici) per capire, da un lato, quali dei tre progetti che non andranno in porto, almeno a breve, sarebbe servito di più e, quindi, andrebbe riproposto alla Regione (il Centro sociale per i giovani, la Residenza sanitaria assistenziale o la Videosorveglianza) e, dall’altro, con la quarta opzione disponibile, quale sarebbe l’infrastruttura che, invece, ci farebbe più comodo avere. Votate e commentate numerosi. Ed inviateci anche le vostre valutazioni sui sondaggi, che restano sempre quello che sono: libere espressioni di pensiero utili ad aprire ragionamenti. Senza prenderli, e prenderci, troppo sul serio…