Il CoSmaRi pubblica l’elenco dei comuni morosi ed Atripalda è fra i primi. Ma al Comune risultano cifre inferiori di almeno 400mila euro
Il debito del Comune di Atripalda nei confronti del Consorzio Smaltimento Rifiuti (Co.Sma.Ri.) sarebbe salito a circa 2 milioni di euro. Ed, a quanto pare, è divenuto insostenibile. Almeno per il Co.Sma.Ri. Il presidente Antonio Caputo, infatti, sabato scorso ha indirizzato al Prefetto Ennio Blasco la richiesta di commissariamento dei comuni morosi allegando l’elenco dei crediti vantati al 31 dicembre 2009 per un totale di circa 10 milioni di euro. Ed il Comune di Atripalda si trova in una non invidiabile seconda posizione con ben 1.842.089,48 euro, a cui vanno aggiunti altri 160mila euro circa relativi alla rata di gennaio 2010. Una voragine enorme (è come se il Comune per un intero anno non avesse pagato il costo del servizio di spazzamento, raccolta e smaltimento dei rifiuti) frutto di un debito pregresso di 1.080.000 euro relativo al 2008 e del mancato versamento di circa 800mila euro nel 2009, pari ad almeno cinque rate, da agosto a dicembre. Tuttavia, il primo importo è stato oggetto di un piano di rientro concordato fra il sindaco Laurenzano ed il presidente Caputo nel luglio dello scorso anno che avrebbe dovuto portare il nostro Comune a saldare il debito entro il mese di aprile 2011 in 22 rate, di cui 6 da 20mila euro e le restanti 16 da 60mila euro. Ma, evidentemente, finora di rate ne saranno state pagate al massimo tre, mentre le altre tre del 2009 si sono aggiunte ai ratei mensili ordinari da circa 160mila euro, producendo un altro debito da oltre 800mila euro, che sommato al primo ha generato la cifra contenuta nell’elenco diffuso dal Co.Sma.Ri.. E dal mese di gennaio 2010 la rata sarà di circa 240mila euro (anche se c’è stata una sensibile riduzione della quantità di rifiuti grazie al “porta a porta” nelle periferie quantificabile in circa 70mila euro all’anno) visto che la quota del piano di rientro salirà a 60mila euro all’anno. Tuttavia, almeno stando a ciò che trapela dal Comune, ci sarebbe una differenza di almeno 400mila euro fra ciò che sostiene Caputo ed il debito effettivo nei confronti del Co.Sma.Ri. Proprio ieri, infatti, oltre ad aver disposto il pagamento di circa 180mila euro, relativo alla rata mensile di agosto 2009 e di una rata del piano di rientro, sono stati effettuati i conteggi e risulterebbe, alla data del 31 gennaio 2010, un debito complessivo di 1.537.000 euro. A questo punto è ragionevole supporre che la Tarsu pagata dai cittadini (che copre per intero il costo del servizio, ovvero circa 2 milioni di euro all’anno) sia stata utilizzata per altri scopi e non per pagare i rifiuti pur ammettendo che ci sia una quota di evasione stimabile intorno al 10-20%. Ma, adesso, come farà il Comune a pagare almeno gli 800mila euro accumulatisi dal mese di agosto in poi? Il Co.Sma.Ri. concederà una ulteriore dilazione dei pagamenti? Stando alla determinazione con cui il presidente Caputo ha rilanciato la questione dei debiti, invocando l’intervento del Prefetto, non appare facile ottenere altri “sconti”. Ma il Comune di Atripalda, in questo momento, non ha grossa agibilità di cassa perché per cifre molto inferiori già sta mettendo in difficoltà altri creditori. La scorsa settimana, per esempio, è venuta fuori la questione del canile (dal mese di agosto il Comune non paga la retta, per un totale di 22.500 euro), questa settimana sta venendo fuori quella del rifornimento degli automezzi comunali (da circa due anni il Comune non ristora la stazione di rifornimento convenzionata, per un totale di circa 13mila euro): se quanto prima non ci saranno entrate straordinarie il Comune davvero non si intravede una via d’uscita.
Commenti
Mi sento derubato e non commetto reato o sacrilegio definendo i nostri amministratori una banda di […], disposti a tutto per un po’ di potere… ad esempio di recente mi è giunta all'orecchio una notizia inquietante riguardante la Clinica Santa Rita: sembra che i nuovi proprietari siano, in qualche modo, riconducibili ai [...], se ciò fosse confermato il nostro sindaco dovrebbe dimettersi nell'immediato dopo essersi speso tanto affinché la clinica sopravvivesse e passasse di mano, sembra anche che nella clinica verrà aperto un reparto di cardiochirurgia … chissà se ci sono parenti o amici direttamente interessati alla vicenda e al posto di Primario... E’ proprio una brutta storia... speriamo nell'avvento di un Commissario Prefettizio che ci liberi dall'amministra zione dei medici (in)curanti.