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Addio di Fraire, i possibili sostituti e le reazioni dei capigruppo consiliari

Convocata per questo pomeriggio una riunione straordinaria del gruppo consiliare di maggioranza. Intanto il sindaco ha già avviato una serie di contatti. In pole: Bianchino, Curto e Urciuoli

Antonio Tomasetti

L’improvviso trasferimento del segretario generale Antonio Fraire al comune di Avezzano, com’era facile immaginare, ha sconvolto l’intero apparato amministrativo e anche gli ambienti politici. In questi due ultimi giorni al Comune non s’è parlato d’altro perché c’è sorpresa e preoccupazione. Il personale è in agitazione perché ancora non ha esattamente capito da un lato le motivazioni e dall’altro la portata di una decisione che, si teme, finirà con aggravare ancor di più la situazione. Il segretario generale, per le sue competenze e la sua esperienza, viene considerato, sia negli ambienti amministrativi che in quelli politici, una delle poche persone, se non l’unica, realmente in grado di tenere sotto controllo, per quanto ancora possibile, la macchina comunale, soprattutto alla luce delle forti difficoltà economiche che si registrano. E non è un caso che, accanto alla richiesta di trasferimento già presentata da otto dipendenti comunali, comincino a circolare voci che danno in partenza anche l’ingegnere capo Aquino, che non più tardi di ieri avrebbe avuto una forte discussione col sindaco, ed il responsabile dell’ufficio economico-finanziario De Giuseppe. Il sindaco Laurenzano, da parte sua, avendo solo una decina di giorni di tempo per conferire il nuovo incarico, ha già avviato una serie di contatti con i possibili sostituti. In particolare già si fanno i nomi di Mario Bianchino (ex direttore generale della Provincia e attualmente disponibile), Clara Curto (segretario comunale di Parolise e San Michele di Serino) e dell’atripaldese Stefania Urciuoli (segretario comunale di Castello di Cisterna in provincia di Napoli). Mentre questo pomeriggio, alle 16:30, è prevista una riunione straordinaria del gruppo consiliare di centrosinistra. La crisi finanziaria, associata a quella strutturale ed anche a quella politica che attraversano il Comune suggeriscono una riflessione a 360 gradi che l’improvvisa partenza di Fraire e la scelta del suo sostituto impongono. Nel frattempo, però, cominciano a registrarsi anche le prime reazioni degli ambienti politici di maggioranza e di opposizione presenti in Consiglio comunale. Ecco le dichiarazioni che i quattro capigruppo ci hanno rilasciato.

Tomasetti (Capogruppo “Centrosinistra per Atripalda”)

«Mi associo a quanto ha già dichiarato il sindaco Laurenzano: il dr. Fraire è un dirigente di alto profilo, che ha le sue legittime ambizioni di carriera, che finora ci ha dato una grossa mano ad affrontare le difficoltà del Comune ed in tante occasioni abbiamo seguito le sue indicazioni. Il dr. Fraire si trasferisce in una città più grande, dove avrà senz’altro maggiori gratificazioni economiche e professionali e mi rendo conto che a pochi anni dal pensionamento è un’occasione che in pochi si sarebbero lasciati scappare. Personalmente ho appreso la notizia giovedì scorso dal sindaco e non nascondo di essere preoccupato per la sua sostituzione perché non sarà facile trovare un dirigente altrettanto competente ed esperto. Per questo pomeriggio (alle 16:30 di sabato, ndr.) ho convocato una riunione straordinaria del gruppo consiliare del Centrosinistra per affrontare con i colleghi tutta la vicenda. A questo punto dobbiamo attrezzarci a superare questa fase nel miglior modo possibile».

Iaione (Capogruppo “Al Centro per Atripalda”)

«Prendo atto che c’è una fuga dal Comune ed il dr. Fraire è uno dei tanti che va via. Prima il ragioniere capo Musto, poi il Comandante dei Vigili Colantuoni ed oggi il direttore generale Fraire. E forse non è neanche finita qui perché so che anche altri dirigenti stanno seriamente pensando di lasciare. Così come tanti dipendenti. Insomma, il Comune è allo sbando e l’Amministrazione si dimostra per l’ennesima volta incapace di gestire la situazione ed è una vera tragedia. Non conosco le motivazioni personali che hanno spinto il dr. Fraire ad andarsene, ma resto perplesso sull’opportunità del suo gesto perché lui è di Atripalda, si allontanerà di parecchi chilometri lasciando il Comune in coma forse irreversibile. E chi arriverà dopo di lui avrà bisogno di tempo per capire come sta la situazione. E neanche noi sappiamo bene quale sia realmente mentre sappiamo per certo che ormai in contenzioso è alle stelle, che diverse fatture sono ancora chiuse nei cassetti, che alcune proprietà comunali sono state offerte ai creditori a scomputo dei debiti. Mentre, viceversa, esistono dei crediti che stranamente non vengono incassati. Il trasferimento del dr. Fraire per me è stata un’autentica sorpresa e, probabilmente, da capogruppo non avrei dovuto apprenderlo dalle persone, ma dal sindaco se non addirittura dall’interessato. Confesso che mi viene solo voglia di lasciare il Consiglio comunale perché non so che cosa ci stiamo più a fare. A questo punto si salvi chi può».

Del Mauro (Capogruppo “PdL-AdC”)

«Le capacità professionali del dr. Fraire sono indiscutibili ed ho avuto modo di verificarlo in questi tre anni nonostante qualche scontro personale perché, forse suo malgrado, in alcune occasioni si è spinto oltre il suo ruolo nel tentativo di togliere dagli impicci la maggioranza. E da questo punto di vista spero per lui che l’Amministrazione comunale di Avezzano sia meno pasticciona di quella di Atripalda e non lo costringa, come in occasione di un recente Consiglio comunale, ad essere contemporaneamente assente dall’aula ma presente nelle retrovie per dare suggerimenti alla maggioranza. Con questo non voglio dire che il dr. Fraire fosse politicamente schierato, ma in alcune circostanze devo confessare che ho avuto questa sensazione. Ed oggi non vorrei essere nei panni del sindaco Laurenzano chiamato, all’improvviso, a gestire la sua successione in un periodo di forte emergenza. D’altronde il rammarico espresso dal primo cittadino fa capire che, in buona sostanza, che era proprio il dr. Fraire a gestire il Comune e la sua partenza certamente non faciliterà le cose».

Prezioso (Capogruppo “PdL”)

«Sono stato anch’io, come tanti suppongo, colto di sorpresa. Non conosco i motivi che hanno spinto il dr. Fraire ad andare via, ma è evidente, ormai, che il Comune cade a pezzi e perde pezzi. Se il Direttore generale se ne va, e se diversi dipendenti comunali hanno chiesto di cambiare aria una ragione ci dev’essere. E, personalmente, la colgo nel profondo disagio che si registra nel Municipio. E la partenza del dr. Fraire certamente non fa presagire nulla di buono per il futuro. Naturalmente si tratta di decisioni legittime che s’inseriscono, tuttavia, in quadro di malamministrazione che va avanti ormai da tre anni. E che io ricordi non si era mai visto nulla del genere prima d’ora, le cui conseguenze si riversano sulla città che sta letteralmente collassando».

Arturo Iaione

Massimliano Del Mauro

Antonio Prezioso

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Commenti  

 
#3 Guest 2010-02-22 22:28
Caro Antonio, condivido parzialmente il tuo post. D'accordo per i pensionamenti , ma anche se provocatoria come dici tu se vigili e dipendenti vogliono andar via... questo dovrebbe far riflettere sullo stato della nostra amministrazione ...
 
 
#2 Guest 2010-02-21 22:02
Volete scommettere che il futuro d.g. sarà il compagno Bianchino?
 
 
#1 Guest 2010-02-20 20:53
Egregio avv. Iaione, delle due l'una: o intende offendere la nostra intelligenza o vuole attaccare gratuitamente i suoi avversari per qualcosa che nulla ha a che vedere con la politica. Non so se ha mai sentito parlare di "pensione". Beh le persone che cita non sono "fuggite" hanno semplicemente chiuso la loro vita lavorativa andando in pensione. Il Dr. Fraire è libero di trovare altrove uno sviluppo professionale, i vigili (da quanto si capisce) stanno adottando una tattica provocatoria, ma certo il Comune di Atripalda non "cadrà" per mancanza di dipendenti. Forse sarebbe meglio per la città evitare commenti insensati e rimboccarsi le maniche invece di cercare le tragedie ovunque.