Mercoledì, 01 Gen 25

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Urbanistica e alienazione alloggi all’esame del Consiglio comunale

Questa mattina si riunisce il civico consesso con tre argomenti: Piano casa, Piano “regolatore” e dismissione del patrimonio

L'inizio dei lavori è fissato per le 9:00

Il sindaco Laurenzano ha convocato per questa mattina (sabato 27 febbraio), alle ore 9:00, il Consiglio comunale. Un giorno ed un orario insoliti per le riunioni del civico consesso, dettati da un lato dall’indisponibilità di alcuni consiglieri comunali di maggioranza e dall’altro dalla necessità di approvare, entro domenica 28 febbraio, le misure urgenti legate al cosiddetto “Piano casa” regionale (L.R. 19/2009). Ma quello di sabato mattina sarà un Consiglio comunale particolare anche per un’altra ragione: sarà l’ultimo, dopo 11 anni, del direttore generale Antonio Fraire che, da lunedì, prenderà servizio ad Avezzano. Una vicenda, questa, che certamente sarà sottolineata anche in Aula consiliare, per i ringraziamenti ed i saluti di rito, ma probabilmente anche perché, per come è stata gestita, ha lasciato l’amaro in bocca a molti, a cominciare dal sindaco Laurenzano e dal capogruppo di maggioranza Tomasetti. E non è escluso che, anche sulla spinta delle opposizioni, possa aprirsi una polemica. A margine dei lavori, comunque, è previsto un rinfresco di commiato. La seduta, tuttavia, sarà caratterizzata dall’esame di tre argomenti piuttosto importanti, due legati all’urbanistica ed uno al bilancio comunale. Il primo, in ordine di inserimento, è relativo alla facoltà del Comune di individuare aree del proprio territorio dove è esclusa la possibilità di ampliamento dei fabbricati (dal 20% al 35%) offerta dal “Piano casa” fino al giugno del 2011. E da questo punto di vista l’orientamento della maggioranza è quello di escludere tutta l’area del Centro storico individuata nel “Piano colore” approvato nel 2007, leggermente (ma, a quanto pare, significativamente) più grande dell’area contrassegnata dal Piano regolatore vigente entrato in vigore nel 2002. Il “Piano colore”, infatti, prevede una serie di vincoli (sulla facciata, sulla forma e sul colore) che, invece, il “Piano casa” non prevede e di qui la necessità di salvaguardare il primo conservandone la perimetrazione. In altre parole, dalla Villa comunale fino a Palazzo Caracciolo e dalla Piazza fino a contrada Ischia non saranno possibili ristrutturazioni con incrementi di volumetria. In tutte le altre zone sì. L’altro argomento di natura urbanistica all’esame del Consiglio comunale è l’approvazione degli indirizzi per la predisposizione del Piano urbanistico comunale, ovvero il nuovo Piano regolatore, sulla scorta delle indicazioni contenute nella Legge regionale 16/2004. In sostanza, l’attuale strumento urbanistico, le cui previsioni demografiche si spingevano fino al 2007, necessita di un forte adeguamento rispetto ai contenuti ed agli obiettivi previsti dalla nuova legge regionale (l’argomento è stato trattato a parte). E dopo l’approvazione degli indirizzi da parte del Consiglio comunale sarà pubblicato il bando di selezione dei tecnici esterni che saranno incaricati della redazione del PUC. L’ultimo argomento che andrà in Aula sabato mattina (non sono previste le interrogazioni) riguarda l’alienazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica agli attuali occupanti. In tutto si tratta di 32 alloggi, di cui 29 situati in via San Giacomo (comprensivi di box) e 3 in via Fiumitello (comprensivi di cantine). L’importo complessivo che si ricaverebbe se tutte le unità venissero cedute sfiora 1,4 milioni di euro, di cui il 25% (pari a 350mila euro) potrebbe essere utilizzato dall’Amministrazione comunale per coprire parte dei debiti ed il restante 75% andrebbe destinato ad investimenti. A conti fatti, dunque, il valore medio attribuito ad ogni singolo alloggio si aggira intorno ai 45mila euro, un prezzo, almeno apparentemente, molto vantaggioso se si considera che ogni appartamento ha una superficie media di 90 mq.. Ed, inoltre, per chi intendesse pagare in contanti sarà applicato anche un abbattimento del 10% dell’importo, mentre per chi volesse optare per il pagamento dilazionato sarà prevista una rateizzazione da 15 a 25 anni, versando un acconto che varia dal 6% al 12% a seconda del reddito del nucleo familiare. Gli alloggi di via San Giacomo, distribuiti in tre fabbricati, furono realizzati poco prima del 1980 dalla Edil Lombarda e successivamente acquistati dal Comune grazie a finanziamenti legati alle leggi sul terremoto e sugli sfratti, attribuiti, poi, agli attuali assegnatari sulla base di graduatorie concorsuali. La palazzina che ospita gli alloggi di via Fiumitello, invece, fu realizzata dal Comune prima del 1980 (con fondi per l’edilizia economica e popolare) ed è formata da 8 appartamenti, di cui 5 sono già stati riscattati negli anni passati dagli occupanti e 3 sono rimasti di proprietà del Comune. Dopo l’approvazione da parte del Consiglio l’incartamento verrà spedito a Napoli per ottenere il parere vincolante dell’Osservatorio regionale sulla casa. Di conseguenza potrebbero passare anche alcuni mesi prima che venga pubblicato il bando di alienazione ed entrare soldi freschi nelle casse del Comune.

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