Fra il primo cittadino ed il rappresentante di governo discussione non molto piacevole a proposito dei debiti col Consorzio rifiuti e del dissesto finanziario
La vertenza avviata dal Consorzio smaltimento rifiuti per il recupero dei debiti rischia di avere delle spiacevoli conseguenze. Soprattutto per il Comune di Atripalda. Questa mattina, infatti, i sindaci dei comuni morosi sono stati ricevuti dal prefetto Ennio Blasco mentre i 270 dipendenti dell’Asa, scesi in sciopero per tre ore, manifestavano alle porte della Prefettura per protestare contro la situazione economica venutasi a determinare il seguito al “buco” di circa dieci milioni di euro nelle casse del CoSmaRi. Fra i sindaci convocati dal prefetto anche il primo cittadino, Aldo Laurenzano, “inadempiente” nei confronti del Consorzio per circa due milioni di euro. E fra il rappresentante di governo ed il sindaco di Atripalda la discussione non è stata molto piacevole. Il prefetto, infatti, avrebbe chiesto a Laurenzano di rimettere almeno 300mila euro nel giro di 48ore, ma il primo cittadino avrebbe risposto che siccome il nostro Comune è sull’orlo del dissesto al massimo poteva rimettere le… chiavi del Municipio. A questo punto il rappresentante di governo si sarebbe irrigidito avvertendo il sindaco a fare molta attenzione a ciò che diceva perché, se la situazione è davvero quella che descriveva, invece delle chiavi avrebbe dovuto portare le dimissioni e, quindi, a dare le chiavi del Comune di Atripalda a qualcun altro (commissario prefettizio) avrebbe pensato lui. Inoltre, il prefetto avrebbe ammonito Laurenzano rispetto all’imminente approvazione del bilancio di previsione che, in queste condizioni, diventerebbe impossibile, preannunciando una sollecitazione alla Corte dei conti per via dell’utilizzo, evidentemente diverso, fatto delle entrate provenienti dalla Tarsu. E c’è qualcuno che ancora non lo chiama… disastro.
Commenti
Forse De Vinco. Però dovrebbe dimostrarlo un pò di più....
Grazie di tutto, se avete una coscienza questo sfacelo ve lo porterete sulla coscienza finché campate, altro che partito di persone perbene caro dott... tu capisci a me.
Atripalda è un paese che ha ancora tanto da dare, ma ha anche grandi problemi di finanza pubblica e forse anche poca visione nelle persone che la governano.
Il bilancio comunale è oggettivamente "difficile" da governare in queste condizioni e sul fatto, sostenuto da Ippolisto, che sia un'eredità del passato, faccio solo presente che il "passato" esiste oggi ed esisteva anche prima.
Chi si candida a governare un paese, sia esso il comune la regione o il nostro Stato deve sapere ciò a cui va incontro o, quanto meno, una volta compresa la situazione economica, deve informare la gente e lavorare a correggere e rimettere in sesto quello che non funziona anche prendendo provvedimenti impopolari.
Nel 1994 il comune di Atripalda non era in una situazione migliore dal punto di vista della finanza pubblica, alcuni magari lo ricordano, eppure il comune è stato gestito e magari se facessimo un sondaggio scopriremo che Gerardo Capaldo è considerato il miglior sindaco degli ultimi anni, dalla maggioranza delle persone.
Le uniche cose che si può imputare davvero sia al sindaco Rega che a Laurenzano è stato quello di non aver affrontato il problema dell'esplosione del costo dei rifiuti e dei problemi di bilancio, rinviandoli ad una data futura e sperando che le cose sarebbero migliorate.
A questo si aggiunge una scarsa conoscenza della macchina amministrativa che ha comportato errore e mancanze che hanno inciso sull'approvazio ne di progetti di sviluppo.
Il commissario non è la migliore delle soluzioni possibili, tuttavia è anche vero che un'amministrazi one allo sbando non è utile o funzionale a nessuno.