Il primo cittadino ha rilasciato un'intervista all'emittente PrimaTV nella quale affronta il delicato passaggio dei debiti sui rifiuti
«Ho già dato mandato agli uffici finanziari del Comune di recuperare i fondi da destinare al Consorzio smaltimento rifiuti, tenuto conto delle difficoltà finanziarie che stiamo vivendo in questo momento», così il sindaco di Atripalda, Aldo Laurenzano ha voluto precisare alcuni aspetti dell'incontro che lo ha visto protagonista insieme ad altri sindaci con il Prefetto di Avellino. «Sia chiaro, da cittadino e da sindaco, nutro il massimo rispetto personale e istituzionale per il Prefetto Blasco - spiega il sindaco - ma nel mio intervento ho voluto sottolineare che il Comune di Atripalda ha attuato tutti i passaggi amministrativi necessari per onorare i debiti nei confronti del Cosmari. Gli uffici hanno inviato le cartelle di pagamento della Tarsu, ma a fronte di un'emissione per un importo di circa un milione e novecentomila euro, abbiamo incassato soltanto un milione e centomila euro per il servizio relativo allo scorso anno. A questo punto, che cosa dovrebbe fare l'Amministrazione comunale? Andare nelle case dei cittadini e pretendere il pagamento della tassa con il plotone di esecuzione al seguito? Stiamo vivendo una difficilissima situazione economica che ha ripercussioni molto negative anche da un punto di vista sociale: le famiglie hanno difficoltà anche a pagare i fitti e comprare alimenti. Abbiamo condiviso con il Cosmari anche un piano di rientro del debito e, seppur tra mille difficoltà, lo stiamo onorando a testimonianza del duro lavoro che svolgiamo quotidianamente. Non siamo un Comune inadempiente, perché non abbiamo il potere di controllare i flussi temporali delle entrate tributarie. Ho sottolineato questo aspetto al Prefetto di Avellino e auspico una sua segnalazione anche al Governo centrale, affinché si possano attuare misure per salvaguardare i lavoratori dell'Asa, molti dei quali atripaldesi. Ma è necessaria una collaborazione istituzionale che ci garantisca ossigeno e tempo per portare a termine il duro lavoro di risanamento che abbiamo avviato sin dal mio insediamento. Purtroppo, ritengo che questa situazione si riproporrà esattamente allo stesso modo tra qualche mese e la situazione non cambierà certamente con la nascita dell'ennesimo consorzio provincializzato che si troverà a gestire soltanto un debito maggiore, somma dei debiti di tutti i comuni inadempienti. Bisogna, inoltre, considerare che il comune di Atripalda non riceve nessun ristoro, come il comune capoluogo, per il Cdr di Pianodardine, nonostante questa struttura insista in maniera prepotente anche sul territorio atripaldese e su quello di altri comuni con cui confina. Resto convinto, comunque, della necessità di cambiare il concetto e la determinazione della tassa dei rifiuti che andrebbe calcolata in base al numero degli abitanti per ogni comune».
Nella nostra videogallery è possibile rivedere il servizio e l'intervista completa andati in onda su PrimaTV realizzati dal giornalista Vincenzo Di Micco.
Commenti
I ritardi sulla differenziata, il ritardo nell'adeguament o delle entrate alle uscite hanno fatto crescere un debito che oggi si fa fatica a pagare.
Sul problema dell'evasione, è difficile contrastarla, ma se non ci si prova è anche impossibile riuscire...
PS. Tomasetti dove sei finito???
Tentativo sbagliato. Andate a casa e fatelo in fretta.
Ultimissima cosa: ma non c'è nel'amministraz ione una voce critica? Una persona con un minimo di buon senso che analizza i guai e suggerisce l'opportunità del cambiamento????
Grazie e buona serata.
Nel frattempo, continuiamo a non fare la differenziata, continuiamo a non ridurre il costo del servizio e continuiamo nella difficoltà a recuperare i ruoli emessi.
Nessuno capisce che se non si rimuovono questi tre macigni, il problema non si risolve ma si aggrava.
Conclusioni: Amministratori, andate a casa e lasciate il posto a qualcuno con capacità di incidere sui problemi.
La prima cosa che avrebbe dovuto fare quando si è insediato al Comune era guardare i conti.
La seconda, dimettersi per i debiti fuori controllo.
Sarebbe stato apprezzato.
Passi la patata bollente ad un commissario esterno che ripiani i debiti perchè lei, la sua squadra, ed i funzionari, per tutta una serie di ragioni (tempo, capacità, competenze) non siete in grado.
Si ripresenti dunque alle elezioni....e vedrà sarà premiato.
Ora come ora sarebbe meglio un passo indietro.
Ma avuo' fernì?...
Ma ce vuo' fà cancellà ra coppa a cartina geografica ro' prefetto?
Statte calmo! ci pensiamo noi a dare gli euro ai carrozzoni!