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Dopo il caso della Dogana negata, il maestro Angiuoni scrive ai ministri Bondi e Rotondi

E l’artista attacca il sindaco («Dovrebbe solo dimettersi») e la Soprintendenza («Perché ad altri sì e a noi no?»).

Il prof. Enzo Angiuoni

Ormai ha sbollito la rabbia, ma l’amarezza resta ancora intatta: il prof. Enzo Angiuoni non usa mezzi termini per chiudere una vicenda che lo ha visto suo malgrado protagonista per diversi giorni. Il Soprintendente De Chirico, infatti, su parere del Comitato di gestione della Dogana dei grani, di cui fanno parte, fra gli altri, il sindaco Laurenzano, l’assessore Adamo (o, almeno, ne faceva parte prima del rimpasto di giunta che lo ha privato della delega alla cultura) e del consigliere Moschella (in rappresentanza della minoranza consiliare, ma ancora per poco visto che qualcuno oggi si è accorto che, dal momento che è passato con la maggioranza, non ne avrebbe più titolo ed il consigliere La Sala ne ha già chiesto ufficialmente la sostituzione) ed il delegato del Soprintendente Muollo, con una nota datata 18 marzo, ha ritenuto non qualificante il livello della mostra d’arte contemporanea proposta nel gennaio scorso dal maestro Angiuoni. Il “caso”, com’era lecito supporre, sia per la riconosciuta professionalità del proponente, sia per la fame di cultura che c’è ad Atripalda, ha fatto molto scalpore, evidenziando una serie di crepe sia di carattere procedurale che amministrativo. Si è scoperto, per esempio, che l’assessore Adamo non avrebbe partecipato alla riunione del Comitato di gestione, svoltasi, secondo la nota del Soprintendente, il 10 marzo scorso, perché non invitato (forse perché non ha più la delega alla cultura, trattenuta dal… sindaco), ma sarebbe stato ugualmente invitato il consigliere Moschella pur non avendone più i requisiti. Secondo il Sovrintendente, poi, la decisione di non concedere l’utilizzo della Dogana sarebbe stata presa proprio dal Comitato di gestione, ma il sindaco Laurenzano, che ne fa parte, ha invece dichiarato di aver perorato personalmente la richiesta del prof. Angiuoni. Insomma, il solito guazzabuglio, da cui emerge chiaramente solo la grande confusione e la poca trasparenza che accompagnano questi processi. L’assessore Adamo, infine, avrebbe chiesto l’annullamento della seduta del Comitato di gestione, per cui è teoricamente probabile che la questione possa essere ridiscussa, magari con un esito diverso. Ma il prof. Angiuoni, tornato pochi giorni fa da Cosenza, dove ha inaugurato una mostra internazionale, non ne vuol più sapere ed attacca sia il sindaco Laurenzano che il dr. Muollo: «Se un sindaco non è in grado di fare in modo che nella Dogana dei grani si svolga una mostra collettiva d’arte che sta ottenendo apprezzamenti in ogni angolo d’Italia - dichiara il maestro - dovrebbe solo dimettersi. Ed il dr. Muollo, che ho personalmente cercato di contattare in ogni maniera negli ultimi tre mesi, dovrebbe spiegarmi perché si è sempre fatto negare. Confermo che le motivazioni adottate per rifiutarci l’utilizzo della Dogana sono offensive, sia nei miei confronti, a ma soprattutto dei 40 artisti che avrebbero esposto. Senza presunzione crediamo di avere almeno gli stessi titoli di altri artisti che hanno avuto la possibilità finora di esporre in Dogana e davvero non riusciamo a capire la disparità di trattamento. Non voglio credere, come ci è stato fatto capire, che avremmo dovuto raccomandarci a qualcuno che in ragione di un ruolo ritiene di poter disporre della Dogana a suo piacimento. Molti Atripaldesi mi hanno espresso solidarietà, e ne sono contento, e so che dal Comune mi hanno cercato, ma per me la vicenda è chiusa. L’ultima iniziativa che abbiamo assunto, e con la quale intendiamo voltare pagina, per fare in modo che in futuro non accadano più cose simili, è stata quella di inviare una lettera al Ministro per i Beni e le Attività culturali, On. Sandro Bondi, e, per conoscenza, anche al Ministro per l’Attuazione del Programma, l’atripaldese On. Gianfranco Rotondi. Con questa Amministrazione comunale e questa Soprintendenza - conclude Angiuoni - non vogliamo avere più nulla a che fare».

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Commenti  

 
#6 Guest 2010-04-16 21:08
Aldù... pure 'o ministre sape che stati cumbinann!
 
 
#5 Guest 2010-04-15 19:13
Caro sindaco, non prenderla a male. Consentimi la battuta perché non te ne va bene una: per caso portassi sfiga a questo paese?
 
 
#4 Guest 2010-04-15 15:29
Solidarietà al maestro Angiuoni, persona perbene. Consentitemi però di svelarvi quello che molti sanno ma nessuno dice: dalla data del suo definitivo restauro, nella Dogana (proprietà del Comune di Atripalda) è stato sempre fatto ciò che ogni sindaco ha voluto. Il Comitato di gestione è una pura formalità, che ratifica le decisioni dell'amministra zione di turno. Quindi, se il sindaco e la sua amministrazione non vuole, la mostra non si fa. Altrimenti c'è anche il tappeto rosso.
 
 
#3 Guest 2010-04-15 14:07
Caro Sindaco, se la colpa di questa nefandezza che si è consumata non è la tua, spiega alla città come mai la mostra dell'artista Colucci era qualificante e questa dei 40 + il maestro Angiuoni non lo era!... Esibisci copia del verbale dell'assemblea e capiremo chi dice falsità ed anche il perché. Siete purtroppo per noi e per me che vi ho votati inadeguati al ruolo in ogni situazione. E siccome non vorrei essere esagerato nel pensare a male ancora di più ritengo necessario un chiarimento definitivo sulla questione. Il tuo silenzio è però eloquente. Al professore intanto vadano le scuse di un atripaldese come me che ha votato Laurenzano e che non vuole credere davvero che la Dogana si conceda per antipatia o per simpatia.
Se davvero è accaduto quel che si dice in giro, penso che tu, caro sindaco, debba rassegnare le dimissioni. Forse incominci a pensare di essere il padrone della città e dei suoi abitanti. E questo non va bene. Mi aspetto una posizione ufficiale sul caso anche da parte del PD. Grazie.
 
 
#2 Guest 2010-04-15 13:54
Caro ass. Adamo, non dovresti chiedere l'annullamento della
riunione della commissione, ma dovresti trarne delle conclusioni
che ti farebbero grande onore, perché sei sicuramente uno degli amministratori più moralmente inattaccabile, ma visto che in altre circostanze anno deciso altri come il super sindaco Noce, e la sua amica abbi coraggio e tirarti fuori. Ne guadagni sicuramente.
 
 
#1 Guest 2010-04-15 07:59
Che tristezza... Angiuoni è stato fin troppo tenero dopo quello che si è visto in Dogana negli ultimi anni. E stanno ancora tutti lì, stretti stretti, senza che nessuno si sia ancora dimesso per manifesta incapacità o, quantomeno, per denunciare le oscure manovre di corte... Ma come si fa a non provare alcuna vergogna? Ma fino a che punto bisognerà sopportare tutto questo dilettantismo? Nessuno che abbia un sussulto di dignità o di orgoglio... Laurenzano, Adamo, Moschella e tutti gli altri silenziosi complici di questa pietosa vicenda: ma come fate ad avere ancora il coraggio di guardarvi allo specchio?