Venerdì, 22 Nov 24

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Disagio minorile, quando il silenzio è complice del male

Testimonianze, impressioni e speranze dopo il dibattito sul tema della pedofilia svoltosi alla Primaria

La docente Tina Zirpoli mentre svolge la sua relazione

Gianni e Pierino sono il simbolo della nostra infanzia, due nomi cari al nostro immaginario, rappresentano il bambino, il monello, il ragazzino che tutti siamo stati, la nostra lontana innocenza che spesso viene rubata ai bambini da adulti mostruosi, da individui per cui non ci sono sufficienti aggettivi. Forse basta la parola pedofilo, ormai chiara a tutti nel suo significato, assieme ad abusi e violenze sui minori. Ha aperto i lavori il Dott. Parziale, dirigente della De Amicis e interprete di una scuola sensibile a tutte le istanze sociali. Ha illustrato la problematica invitando l’assemblea a un confronto pacato e sereno sebbene l’argomento fosse doloroso e scottante. Il dott. Foschi ha portato il segno della presenza degli enti locali, poiché tutti dobbiamo sentirci coinvolti in un’azione di prevenzione e di vigilanza. Una docente ha illustrato il percorso tenuto fino ad oggi dalla scuola verso tutto ciò che è prevenzione e cultura della sicurezza, mentre il prof. Cerullo, infaticabile promotore della cultura della prevenzione e della sicurezza, ha supportato il suo breve ma puntuale intervento con un filmato significativo e con le parole di una canzone adatta ai piccoli: Nessuno mai toccarci dovrà. Ovviamente poco nota visto che per Sanremo non è passata.

La dottoressa Petruzzo, psicologa del piano di zona ha portato il contributo della sua esperienza invitando soprattutto le insegnanti a registrare ogni cambiamento che notano nel bambino, la somma di troppi cambiamenti può essere la spia di un serio malessere che va indagato con le modalità opportune. L’insegnante osserva il bambino senza il coinvolgimento affettivo materno e talvolta può accorgersi del suo disagio prima dello stesso genitore.

La tempestività dell’intervento del docente può essere salvifica per un bambino a rischio. Ha moderato il confronto l’arch. Soricelli, rappresentante UISP, sollecito nel collaborare con la scuola per le iniziative sulla sicurezza. Il prof Cerullo ha concluso il suo intervento con una battuta: il silenzio è complice del male, girare la faccia dall’altra parte non giova a nessuno. Troppi lo fanno, invece bisogna avere sempre il coraggio di guardare in faccia le situazioni, denunciare il male, agire per proteggere i bambini, essi sono il nostro futuro, la loro felicità di oggi, è necessaria premessa ad essere un domani degli adulti sereni, forti e consapevoli. Ha chiuso gli interventi il dott. Aquino, vicesindaco del comune di Atripalda, che si è impegnato a sostenere la scuola in questo discorso sulla prevenzione agli abusi, visto che è intenzione del Dirigente e del corpo docente riprendere l’argomento anche il prossimo anno.

Tina Zirpoli

Docente scuola Primaria "De Amicis"

Il calendario delle manifestazioni di fine anno.

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