Venerdì, 22 Nov 24

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Ticket scolastici, si cerca il compromesso

I genitori si dimostrano comprensivi sugli aumenti ma si oppongono alle modalità dell’applicazione

In discussione anche la qualità del cibo

Si è concluso con molteplici buoni propositi l’incontro tra l’assessore Foschi e il mondo scolastico atripaldese, relativamente all’aumento dei ticket per la mensa e il trasporto. Giovedi 24 giugno, presso la sala consiliare, l’assessore Giacomo Foschi e l’Istruttore Direttivo Amato De Rogatis hanno incontrato i dirigenti delle scuole elementari e medie, i rappresentanti delle materne e del consiglio di circolo nonché i rappresentanti degli alunni e i genitori per discutere circa l’aumento dei servizi scolastici ad Atripalda. A seguito della spiegazione di Foschi, già riportata dal nostro giornale la scorsa settimana, l’assemblea ha dato il via ad un dibattito intenso: è stato chiarito che tutti i genitori comprendono e condividono la necessità dell’aumento ma che, d’altra parte, aspirano ad una variazione del metodo. In primo piano, infatti, è stata la questione dei ticket, la richiesta di procedere di pari passo alle altre scuole della provincia con il pagamento dei pasti consumati (poiché lo stesso Comune paga in base ai pasti consumati), anche al fronte di dati registrati dagli insegnanti secondo cui, su venti pasti mensili, solo circa cinque bambini ne usufruiscono completamente. Alla proposta, ritenuta comunque ragionevole, De Rogatis ha ribattuto sottolineando la mancanza di tempo e fondi per una tale risoluzione e facendo notare la necessità di coprire, con l’abbonamento, anche le spese relative alle fasce più deboli o esenti (secondo dichiarazione del reddito ISEE). A questo secondo punto è stata proposta la possibilità di incrementare il singolo pasto, nonchè la questione relativa al calcolo: come si fa a saper quanti sono coloro che sono agevolati o esenti? Ancora De Rogatis, che ha respinto la richiesta di proroga a settembre delle pre iscrizioni( che scalza per ora di 15 giorni) proprio al fine di poter ragionare con chiarezza e con dati certi alla mano (Ma allora l’aumento è solo indicativo per ora? E sulla base di quali dati?)

Spazio aperto, però, alla possibilità di utilizzare i 10 euro “di sicurezza” della pre iscrizione per attuare il progetto ticket: soldi che, è stato assicurato, verranno detratti dal pagamento delle rate mensili. Ultima proposta, invece, è stata quella di introdurre l’aumento solo per i nuovi iscritti o per i non residenti in modo da non alterare quelle condizioni in base alle quali i genitori avevano scelto di iscrivere i propri figli.

Nessuna ferma opposizione si è registrata da parte dell’assessore che si è dimostrato positivo e aperto a queste soluzioni e che ha fissato sicuro appuntamento tra i genitori ed un medico dell’Asl per stabilire i menù e discutere la qualità del cibo. Ora non resta che attendere per il periodo di valutazione ed incubazione.

Più ferme, invece, le posizioni sulla questione trasporti: di fronte alla consapevole necessità degli aumenti, i genitori ( scuole elementari e medie) hanno richiesto una maggiore sicurezza ed un maggior controllo consistente nella presenza di un accompagnatore e di un posto a sedere per ogni bambino. A questo, De Rogatis ha opposto fortemente la necessità della pre-iscrizione: solo conoscendo il numero esatto di bambini è possibile sapere quanti autobus sono necessari e dunque prenotarli. Chi farà richiesta a settembre, quindi, resterà a piedi.

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