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Il museo della matematica apre le porte a due giovani di Atripalda

Sono tra i dieci mediatori culturali che accoglieranno da settembre le giovani scolaresche

Il Giardino di Archimede di Avellino, struttura museale sulla Matematica nata con il patrocinio del Comune di Atripalda, del Comune di Avellino, della Provincia e del Consorzio Irpino per la Promozione della Ricerca e degli studi Universitari, si prepara a dare inizio alle attività per le scuole di ogni ordine e grado. Per provvedere all’efficienza della struttura, infatti, dieci tra giovani studenti e laureati in scienze matematiche, fisiche ed informatiche, sono stati scelti attraverso regolare concorso per ricoprire il ruolo di mediatori culturali. Loro compito sarà quello di spiegare al meglio, agli studenti che visiteranno il museo, i principi matematici e fisici che regolano le strumentazioni e che sono applicati nella pratica comune.

Tra i trenta ragazzi che hanno effettuato i test e tra i dieci che li hanno superati, vi sono anche due giovani atripaldesi: Andrea Ventola e Claudia Elia, entrambi studenti di Matematica presso l’Università di Salerno. Da settembre attenderà loro, e tutti gli altri, un corso di formazione per il loro ruolo che si svolgerà sotto la protezione di Matetis, un’associazione che riunisce docenti e professori di Matematica e Fisica, i quali comunicheranno la loro esperienza con gli studenti. Al corso seguirà un viaggio di 2 o 3 giorni a Firenze per visitare il primo Giardino di Archimede ideato dal professor Enrico Giusti, docente dell’Università degli Studi di Firenze.Con quest’ultimo approfondimento, i ragazzi potranno assistere da vicino all’organizzazione della struttura museale, comprendere meglio le strumentazioni e l’approccio ai visitatori.

Intanto è già tutto pronto per dare il via alla sensibilizzazione verso le scuole irpine. Una brochure illustrativa descriverà le notizie relative al progetto del Giardino di Archimede, le attività e le modalità di programmazione delle visite. In ogni scuola si cercherà un referente che possa coniugare la finalità del museo all’interesse dei docenti di matematica e non solo: sarebbe auspicabile l’organizzazione di visite guidate che si estendano anche a tutte le bellezze storiche e paesaggistiche della provincia.

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