Grande affluenza di fedeli alle celebrazioni di “iniziazione” del frate di nuova ordinazione
Il pensiero di padre Vito, nel corso della sua ultima concelebazione nella chiesa di San Giovanni Battista, è stato augurale e rivolto al nuovo frate Michele Prata, ordinato mercoledi 5 settembre a Benevento e atripaldese di nascita. La chiesa era gremita di fedeli accorsi per assistere al miracolo di questa nuova vocazione e tutti sono rimasti colpiti dalle parole di fra’ Michele. Anche nel corso della sua prima celebrazione eucaristica, tenutasi domenica 5 settembre nella chiesa di Sant’Ippolisto si è registrata una forte affluenza di persone che hanno potuto ascoltare un messaggio chiaro e colme di fede e di speranza di questo giovane ministro di Dio.
Fra’ Michele Prata ha 32 anni e da sempre ha dimostrato la sua attenzione e la sua passione per il servizio cristiano. Attivo in parrocchia come animatore e catechista, ha partecipato fino al 2000 al Gruppo Teatrale di Atripalda e parallelamente si è diplomato in ragioneria e laureato in giurisprudenza. Una chiamata lunga una vita, dunque, che lo ha visto alla fine frequentare il seminario e studiare in molti conventi d’Irpinia, a San Pasquale stesso e in ultimo presso quello di Santa Maria delle grazie a Benevento. Ora l’obbedienza ed il servizio lo condurranno a San Bartolomeo in Galdo, nel beneventano, e con lui sarà l’augurio di padre Vito che ha così espresso la necessità di operare il bene e guarire gli spiriti dei fedeli, riprendendo alcuni momenti dell’omelia di fra’ Michele «La mano destra è la mano con cui operiamo di più. Le mani possono essere buone, ma esistono le mani sante, le mani con cui operano i consacrati a Cristo e che devono essere mani salvifiche per le parrocchie e i fedeli».
Una lunga fila di auguri ringraziamenti a concluso una celebrazione che aveva il sapore, nonostante il commiato dei frati francescani, di una festa. Alla crisi delle vocazioni, Atripalda risponde con dignità.