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La secolare storia dei francescani nel libro di Tomasetti

L'indimenticato studioso atripaldese ha pubblicato 15 anni fa le sue ricerche

La copertina del libro

Egregio Direttore,

ho letto il contributo della sua lettrice sig.ra Sara Cucciniello che, “mediante sue ricerche”, ha scoperto su Internet antiche testimonianze bibliografiche sul Convento di  S. Giovanni Battista in Atripalda, detto di San Pasquale.

Il convento, in questi giorni, dolorosamente vuoto dei Cari Frati, con la sua sacrale bellezza, è sicuramente il simbolo più autentico di un prestigio che testimonia la profonda spiritualità del luogo e la sua civile vitalità.

Nel 1993, padre Giacinto De Gianni, superiore del Convento, in attesa del restauro e riapertura al culto della Chiesa (dopo la desolante parentesi del terremoto del 1980), invitò lo storico atripaldese Sabino Tomasetti a redigere una breve storia del convento e dell’attività dei francescani, “in grado di offrire il senso di una presenza spirituale profondamente radicata nel popolo atripaldese, anche se non sempre nota nelle sue vicende secolari”.

Lo storico Tomassetti aderì al progetto con totale disponibilità e fece rivivere con immediatezza e semplicità la storia di fede ed opere di tanti umili frati, da oltre quattro secoli protagonisti in Atripalda nell’opera di assistenza, di pietà, di cura delle anime.

Nel maggio 1995 fu dato alle stampe il libro “ATRIPALDE E IL CONVENTO DI S. GIOVANNI BATTISTA – detto di S. Pasquale – corredato di rare fotografie e stampe ricavate dall’archivio dell’autore.

In appendice uno stralcio anastatico della “CRONICA DELLA PROVINCIA DEI MINORI OSSERVANTI SCALZI DI S. PIETRO D’ALCANTARE NEL  REGNO DI NAPOLI DEL PADRE FRA CASIMIRO DI S. MARIA MADDALENA DEL 1729), dove si fa cenno all’origine di Atripalda ad ai fatti notevoli accaduti nel Convento di S. Giovanni Battista.

L’opera, pregevole per capacità esegetica, la puntigliosa ed accurata ricerca delle fonti, completava la triade dell’autore, dopo il “Manoscritto dell’Annunziata” e il “Castello e Stemma civico di Atripalda – Frammenti di Vita del Sabato”.

I testi sono consultabili presso la Biblioteca comunale e costituiscono, per coloro che vogliono conoscere ed amare la nostra storia un patrimonio d’amore, dono di un uomo illustre, che a quanto sembra, è completamente ignorato dai suoi concittadini.

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