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Giovanni Moschella presenta "Oltre la frontiera"

Mercoledì 6 ottobre saranno presentate le nuove poesie dell'artista atripaldese

La copertina del libro

Il libro di poesie “Oltre la frontiera” (Scuderi editrice) del poeta atripaldese Giovanni Moschella sarà presentato mercoledì 6 ottobre 2010 alle ore 18.00, presso il Centro Culturale l’Approdo in via Matteotti n°31 ad Avellino.

Interverranno all’evento Gennaro Romei, Assessore alla Cultura del Comune di Avellino, Paolo Saggese del Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud mentre a moderare l’incontro sarà Annamaria Picillo, giornalista e presidente dell’Associazione “Irpinia Insieme” con la lettura di Susanna Puopolo ed intermezzo musicale con l’arpa di Verdiana Leone. Nel coro variegato dei giovani poeti irpini, un posto importante è occupato da Giovanni Moschella, un uomo che si interroga sul perché delle angosce umane, sul perché delle sconfitte dell’umanità, sul perché del male del mondo. Si può leggere con questa chiave l’ultima raccolta, Oltre la frontiera, in cui intimo e “civile”, particolare e universale si intersecano continuamente. Andare Oltre la frontiera significa ipotizzare e lottare per un mondo nuovo, per un mondo migliore; significa volgere lo sguardo ai grandi mali del mondo, ma anche a quelli del nostro Sud, di Napoli, dell’Irpinia, significa riflettere sull’emigrazione e sul lavoro che non c’è, sulle difficoltà dell’uomo comune e sui dolori della quotidianità. Così condividiamo le poesie meridionaliste con lievi allusioni a Quasimodo e a Gatto (Napoli mia, Mio dolce Sud, Il lavoro di Gennaro), perché il poeta che è legato a questa terra non può dimenticarla, ma è uomo tra gli uomini ed ha il dovere di lottare, di sperare, di testimoniare.

Quindi la poesia di Giovanni Moschella è voce intensa, profonda, elegante, accurata, nella ricerca delle metafore, delle anafore, della parola pura; è voce che si dona al pubblico nella sua “nobile semplicità e quieta grandezza” è voce che vuole effettivamente condurci oltre la frontiera: ed il poeta ci riesce, perché è una voce vera.

Moschella mentre declama alcune poesie

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