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Cassese “rivive” nel cinquantenario della morte

Oggi giornata di studio dedicata all’insigne professore, storico ed archivista della città. Un profilo di Raffaele La Sala

Leopoldo Cassese

Storia sepolta e riportata alla vita dalle mani esperte di una profonda mente e dall’attenta visuale di un analista imparziale: una vita intera trascorsa amando la cultura umanista, ricostruendo il passato come un funambolo sulle funi delle fonti, preservando la memoria dall’oblio e ricostruendo la storia minuta di un tempo ancora poco conosciuto. Atripalda ricorda l’insigne cittadino Leopoldo Cassese attraverso la Giornata di Studio dedicate al professor Leopoldo Cassese nel cinquantesimo anniversario della sua scomparsa di venerdì 29 ottobre presso la sala consiliare del Comune. La manifestazione rientra in una sequenza di seminari di cui il primo si è svolto il 18 giugno 2010 all’Aquila, città presso la quale Cassese fu Direttore dell’Archivio di Stato intorno agli anni ’30. Archivista e paleografo, la carriera di Cassese ha toccato varie zone della penisola e alti picchi di riconoscimento: dalla laurea in lettere a Napoli, alla Scuola per Archivisti e Bibliotecari paleografi di Firenze (dove conseguì il diploma di Archivista Paleografo) fino alla direzione dell’archivio di stato Aquilano e la pubblicazione di molteplici studi circa il materiale archivistico locale e nazionale. Dopo quattro anni, ottiene la direzione dell’archivio di stato di Salerno e poi, intorno al ’50, la cattedra di Archivistica presso l’Università di Napoli e nel ’55 presso l’università di Roma. E proprio l’attento lavoro di riordino ed analisi del materiale archivistico salernitano condusse il nostro concittadino a rianalizzare e rivalutare la partecipazione contadina salernitana alle rivoluzioni meridionaliste del 1848, aprendo la strada ad una nuova visione storiografica che ponesse in collegamento le pressioni contadine del Regno di Napoli e, un secolo dopo, le richieste della riforma agraria. Dunque appaiono fondamentali le tematiche che si svilupperanno a partire dalle 15.30 (i lavori inizieranno alle 9,30 presso l’Archivio di Salerno per poi continuare nel pomeriggio ad Atripalda) alla presenza di Giuseppe Pennella, Direttore del Centre for Administrative Innovation in the Euro-Mediterranean Region. Il primo intervento circa L’intellettuale pubblico in un’età di transizione sarà tenuto da Luigi Rossi, Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Salerno; seguirà Cassese, Muscetta, Macchiaroli: amicizie e approfondimenti politici, tenuto da Giuseppe Palmisciano dell’Università di Salerno e da Gisella Macchiaroli, Direttore della casa editrice Macchiaroli. Il professore Francesco Barra dell’ Università di Salerno analizzerà La collaborazione alla rivista storica “Irpinia” assieme a Luigi Fiorentino, Segretario Generale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Sono previste testimonianze di familiari e di conoscenti del professore Leopoldo Cassese e, tra le personalità emblematiche ad Atripalda risplendono i figli Antonio (Tonino) e Sabino Cassese, il primo già Presidente della Corte Internazionale de L’Aja, l’altro giudice della Corte Costituzionale. L’incontro sarà aperto dal Sindaco Laurenzano alle 15.30 e si concluderà intorno alle 18.00.



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