È prevista per sabato l’uscita del libro dell’atripaldese Lia Gialanella distribuito presso le librerie Guida
Ad Atripalda è pronta l'atmosfera, la natura palpita e irrompe con la sua presenza proprio alla vigila di una accattivante pubblicazione, quella di Lia Gialanella e del suo Amalia Vinci,i segreti dei Decumani. Si tratta di un'opera fantasy, edita dalla casa editrice non a pagamento Il Cilegio (in provincia Como), che narra di un mondo fantastico collegato al magico reale dell'atripaldese autrice.
La pubblicazione e la diffusione dell'opera partiranno sabato 13 novembre in tutte le librerie Guida (17 euro) e la prima presentazione ufficiale si terrà ad Atripalda, sia presso il Liceo Scientifico “De Caprariis” che presso la sala consiliare del Comune, alla fine del mese d novembre (la data precisa è ancora da stabilirsi). Il 3 dicembre, invece, ci sarà la presentazione presso la libreria Guida di Avellino.
«Il libro è stato ispirato dal nulla - spiega Lia Gialanella- ero
sull'Ofantina e ad un certo punto ho guardato l'orologio del campanile di Parolise: erano le 8 e 37 del dell'8 gennaio ed è allora che è arrivata la storia: l’ho scritta fra inizi di gennaio e metà maggio.»
La biografia, presente sul sito www.liagialanella.it (creatole ad hoc e gratuitamente da una sua fan) riporta un percorso di vita caratterizzato da alti e bassi di passione artistica: spiccata da bambina, rattrappita negli anni delle superiori, rinata a 30 anni dolo al Laurea in Lingue e Letterature Straniere la Napoli: « Nella primavera del 2010, vinco alla sesta sessione il concorso Blusubianco sponsorizzato da Muller e curato dalla scuola Holden di Torino di Alessandro Baricco…mi mette a distanza troppo ravvicinata coi miei limiti emotivi. Giuro a me stessa che non concorrerò mai più a niente, o almeno niente che abbia un voto su internet.»
Amalia ha seguito un lungo percorso di ricerca editoriale: «Ora, attendo il riscontro del pubblico: se il libro, piace gira; se non piace, sta bene nei depositi.
Le interviste non andrebbero fatte agli scrittori ma ai lettori, intanto aspetterò che i personaggi (sono una banda di indisciplinati) e i pensieri si decidano a mettersi in ordine per i seguiti.»
Sul sito, tra le curiosità del libro, il riferimento ad Atripalda: “Palitarda è l'anagramma di Atripalda. Anche le descrizioni del paese sono anagrammate, si insomma, ho spostato qualche piazza, ho messo una casa con giardino al posto dell'ex comando dei Vigili Urbani e ho abbattuto qualche palazzo qui e lì. Però l'humus del paese è sempre quello. Ne è prova il fiume. Al quale darò un nome nel secondo libro.”