Martedì, 16 Lug 24

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«Un tempo la famiglia era alleata della scuola»

I bambini hanno bisogno di regole precise, indicazioni certe, affetto ma anche sicurezza per imparare a muoversi nel mondo

L'ins. Zirpoli con i suoi alunni

Mai come quest’anno l’affluenza alle elezioni del Consiglio di Circolo è stata così sensibile e visibile: domenica 14 novembre, l’andirivieni dei genitori a scuola per votare i loro rappresentanti è proseguito per tutto il giorno fino all’ora della chiusura del seggio e per tutto il giorno seguente fino alle ore 14.00. Comportamento positivo, degno di attenzione, segno che il bisogno e il desiderio di partecipare alla vita della scuola è forte e non viene meno con il tempo. Meno massiccia è la presenza dei genitori all’elezione del rappresentante di classe, ma si sa che il consiglio d’Interclasse è un organo senza poteri deliberanti, solo consultivi e propositivi.

Forse qualcosa sta cambiando, lo speriamo perché la situazione attuale ci lascia molto perplessi. L’atteggiamento delle famiglie verso la scuola è fonte di molte preoccupazioni: ci si lamenta del caro libri e non dei tre quattro cellulari pro-capite, ci si lamenta del piccolo contributo alle scuole e non si pensa alla qualità del servizio che la scuola stessa offre ai loro figli. Aule pulite, riscaldate, servizi igienici dotati di sapone, asciugamani e carta igienica, collaboratori scolastici ai piani e porte ipersorvegliate. Vigilanza oltre l’orario delle lezioni per quei casi di genitori ritardatari. Noi insegnanti siamo molto soli nel processo educativo e di formazione dei ragazzi e spesso una banale nota sul comportamento o un rimprovero fatto a un bambino diventa fonte di recriminazioni e denunce da parte di madri e padri che si sentono paladini dei loro figli. Mai atteggiamento è stato più sbagliato! Guai a dire ad un figlio: “Domani la tua maestra mi sente”! Un tempo la famiglia era alleata della scuola si fidava dei suoi lavoratori e le sue scelte non erano contestate. Non nego che nel passato qualche forzatura ci sia stata, ma nel lontano passato, dai decreti delegati in poi, 1976/77, aria nuova è entrata nella pubblica istruzione, anche alla luce delle più innovative teorie pedagogiche. Oggi è il contrario. Si contestano le scelte dei docenti, così, a prescindere. Assistiamo allo sconquasso generale, un ciclone si è abbattuto sulle regole che tenevano saldo il tessuto sociale e tutto è diventato banale, inutile, vecchio. Sarà pure così, ma il nuovo chi l’ha scritto? Dove sono le nuove ricette su come educare e crescere bene un figlio? Si crede che dandogliele tutte vinte si faccia il suo bene? Si crede che lasciandogli ampia libertà crescerà forte e sicuro? Si crede che riempiendolo di giochi e cibo, vestiti e altri oggetti superflui lo si renderà felice? Errore! I bambini, come tutti i cuccioli dei mammiferi, hanno bisogno di regole precise, indicazioni certe, affetto ma anche sicurezza per imparare a muoversi nel mondo e camminare saldi con le loro gambe. Un’educazione troppo permissiva e un atteggiamento da “amico dei figli” è sbagliato, i ruoli sono ben distinti, padri e madri non possono essere amici dei figli, né complici, padri e madri hanno il ruolo di genitori e devono assolverlo fino in fondo, anche con fermezza se necessario. Poi si pagheranno le conseguenze dei guasti di un’educazione sbagliata, ma allora sarà tardi e non saranno certamente gli insegnanti a piangere per un ragazzo balordo!

Auguri, allora, ai genitori eletti: sarà un piacere averli accanto a collaborare con noi docenti per il bene della scuola.

Tina Zirpoli

Docente scuola Primaria

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Commenti  

 
#3 Guest 2010-12-08 11:01
purtroppo caro direttore io non ero presente al sorteggio, ma basta parlare con [...] per me la vicenda è chiusa.
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NdD - Lei continua ad insinuare sospetti non verificabili che non possono passare su un organo di informazione. Se ci conosce bene, come sembra di capire, sa anche che non abbiamo interessi da difendere (tantomeno nella scuola), che conduciamo le nostre battaglie assumendocene la responsabilità da 15 anni e che siamo sempre pronti a dar voce a tutti. Per questo le ho chiesto di discuterne privatamente, faccia a faccia. Se preferisce chiuderla qui, per me va bene.
 
 
#2 Guest 2010-12-06 22:45
Del famoso SORTEGGIO di chi doveva partecipare ad una trasmissione televisiva, questo SI, questo NO, [...] , e poi fanno la ROMANZINA ai genitori.
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NdD - Se le interessa sollevare questa questione, come ho già avuto modo di scrivere, ci consegni la sua testimonianza (non anonima) e per noi non ci sono problemi. A mio parere su questioni come queste non si possono lanciare accuse generiche e anonime. Ben venga il confronto, se ci tiene, a patto che sia giocato a viso aperto. Le assicuro che vorrei aiutarla, ma non posso avanzare sospetti su una vicenda che non conosco o rispetto alla quale non ho elementi concreti. Venga a trovarci in redazione e decidiamo insieme come occuparcene. G.R.
 
 
#1 Guest 2010-12-04 00:57
DIRETTORE I COMMENTI DELLA SCUOLA NON VENGONO PUBBLICATI, GUARDA CHE LE MAESTRE NON SONO INTOCCABILI, ANCHE LORO HANNO I LORO PECCATI COME I FAMOSI SORTEGGI,COME LEI Sà, e poi, parlano di comportamento dei genitori.
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NdD - Quale commento sulla scuola le risulta non sia stato pubblicato?