Al via i PON e i progetti previsti dai POF: grande entusiasmo da parte dei bambini
Dopo la pausa natalizia, siamo carichi di nuova energia per mettere in atto tutte le belle iniziative programmate all’avvio dell’anno scolastico 2010/2011. La scuola ha aperto le porte nel pomeriggio per dare corso ai numerosi progetti, sia inerenti i PON autorizzati, sia le iniziative per l’ampliamento dell’offerta formativa, documentate nel POF d’istituto.
Gli alunni delle quinte, sotto la guida delle docenti di classe e dei relativi esperti, sono stati avviati ad un corso di scrittura creativa “Una lingua per creare” teso al miglioramento delle competenze di lingua italiana, con il dottore Biagio Fatibene; a due corsi per lo sviluppo delle competenze chiave della Lingua Inglese, “Looking forward”, con certificazione finale Cambridge, guidati dalle docenti di madrelingua Theresa Garland ed Ernestina Stanco. Gli alunni delle quarte, invece, sono impegnati in un intervento didattico “Un momento… sto pensando” per il miglioramento della lingua madre, affidato alla dottoressa Paola Tedeschi. Il modulo si avvarrà del metodo Feuerstein, che prevede il potenziamento delle abilità cognitive attraverso un apprendimento mediato, cioè creando intenzionalmente stimoli e mediazioni, al fine di accendere strategie di pensiero responsabile, consapevole e funzionale alle situazioni.
Gli stessi alunni di quarta e quinta, nel mese di marzo, inizieranno anche i corsi di Matematica.
Intanto, le iniziative di ampliamento dell’offerta formativa previste nel POF sono state avviate contemporaneamente ai PON.
Alla scuola dell’infanzia ha preso il via, con i bambini di 5 anni, il corso di Lingua Inglese. Per chi ne avesse fatto richiesta, è partito il progetto pomeridiano d’integrazione che prevede attività socializzanti e formative. Le classi quarte sperimenteranno un laboratorio scientifico “Le scienze in gioco” con la guida delle insegnanti delle classi. Infine, terze e quarte stanno godendo in questi giorni, con il Progetto Storia, della bellezza dell’imparare con strumenti e reperti del passato. Si tratta di un affascinante viaggio nel tempo alla scoperta della storia della Terra, dell’uomo e dell’origine scientifica dell’universo familiarizzando con parole come Big bang, sistema solare, ere geologiche, preistoria, prime forme di scrittura e antiche civiltà come gli egizi. Un viaggio nel tempo estraneo al mezzo televisivo o libresco necessita di altri strumenti, che siano affascinanti, che accendano la curiosità e la magia. Cosa c’è di meglio, allora, delle pietre, delle gemme preziose, dei fossili e di tante altre meraviglie che sono uscite dalla valigetta magica dell’antropologo Di Grazia, venuto in classe a proporci delle interessanti lezioni di storia? Parlare di storia, però, è riduttivo: abbiamo scoperto l’infinita varietà delle pietre, la differenza tra roccia e minerale, le pietre preziose nascoste nel ventre della Terra, il meteorite (una pietra particolare venuta dallo spazio, milioni di anni fa). E se fosse un pezzo di quel meteorite che estinse i dinosauri? Altro stupore e meraviglia nel toccare veri fossili, del mare o della terra. L’esperto ha condotto per mano i ragazzi in un lunghissimo viaggio attraverso l’evoluzione del mondo, in un rincorrersi di domande sempre più incalzanti e di risposte chiare e alla portata della loro comprensione: “La fruizione e la divulgazione della cultura scientifica è più concreta quando si dà, a chi studia o ascolta, la possibilità di partecipare attivamente, legando al momento dell’apprendimento nozionistico, anche il ricordo di un’emozione e di un contatto reale, come sono reali e concrete le rocce sulle quali noi tutti viviamo.”
L’affascinante viaggio si concluderà nella visita all’Archeoparco di Cuma dove i bambini sperimenteranno, in modo ludico ma scientifico, il lavoro dell’archeologo, del paleontologo e dell’antropologo.
A corollario di tutte queste belle iniziative, non poteva mancare il progetto di Cittadinanza e Costituzione, con le classi quinte, sul tema dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Anche la nostra scuola ha ritenuto opportuno sottolineare tale ricorrenza perché rispettare la memoria è necessario per costruire il senso d’identità e di appartenenza al nostro Paese. Il valore dell’Unità, iscritto nella nostra Carta Costituzionale, è costato lacrime e sangue a tanti italiani del passato e va sempre coltivato, celebrato e rispettato.
Tina Zirpoli
Docente Primaria