Ben riuscita la manifestazione per festeggiare gli anni di attività dell’associazione atripaldese
Un appuntamento intenso e partecipato in occasione dei festeggiamenti per i 40 anni della Pro Loco atripaldese: giovedì 31 marzo circa duecento cittadini erano presenti presso la chiesa di S. Maria Maddalena di via Roma per rievocare e verificare lo splendore di questa associazione viva e vitale nel cuore di Atripalda. La manifestazione si è aperta con la presentazione del volume dal titolo 40 anni di storia che ripercorre le tappe principali della Pro Loco e che è stato supportato da un video contenente immagini e riprese della sua storia: concorsi, gare sportive, manifestazioni artistiche e tutte le attività mirate alla promozione del territorio hanno mostrato le loro radici pluridecennali e ricevuto testimonianza del loro essere tradizione locale. Ad aprire l’ondata dei ricordi e gli interventi della serata è stato il primo presidente della Pro Loco atripaldese Carmine Spagnuolo che, nel ricordare gli anni dal 1971 a quelli del sisma, ha avuto come contrappeso l’attualità della testimonianza del socio Barbarisi. È seguita, poi, la testimonianza di Giacomo Foschi che, come secondo presidente della Pro Loco a partire dal 1994, ha sottolineato la grande continuità dell’impegno associativo apprezzandone la capacità di rimanere sempre slegata dalla politica. Erano inoltre presenti sia il presidente provinciale dell’Unpli Avellino, Giuseppe Silvestri, che il presidente regionale Unpli Campania, Mario Perrotti. Quest’ultimo, in particolare, ha consegnato una targa di encomio alla Pro Loco di Atripalda per l’impegno profuso nella valorizzazione e per essere un’associazione modello sia a livello regionale che fuori dai confini; Perrotti ha sottolineato come quella atripaldese sia una realtà d’esempio a tutta la regione nonché risultata, da un’ispezione del Ministero della Presidenza del Consiglio, una delle associazioni più chiare e limpide nella gestione delle attività. Senza contare le molteplici visite ricevute anche da importanti delegazioni di altre regioni, come quella umbra giunta per un corso di formazione. «Si è trattato di un intervento molto lusinghiero – commenta l’attuale, e uscente, presidente Fernando Cucciniello – che ci ha resi orgogliosi ed ha testimoniato davvero il nostro continuo impegno».
Presenti anche Don Enzo De Stefano e Don Ranieri Picone, entrambi grati alla Pro Loco: il primo per aver osservato come le visite alla Specus Martyrum ed alla chiesa di Sant’Ippolisto si siano incrementate grazie alla promozione archeologica e culturale effettuata, il secondo per l’appoggio ricevuto in numerose iniziative rivolte al bene sociale ed alla pace. Stessa gratitudine hanno mostrato sia il consigliere comunale con delega alla cultura Nancy Palladino, sia il sindaco Aldo Laurenzano, anticipando la conclusione tenuta dal presidente Cucciniello.
Socio dal 1972 e presidente dal 2000, Fernando Cucciniello guarda, nell’ultimo anno del suo mandato, con soddisfazione a quelli trascorsi: «Vedo un bilancio molto positivo sia dal punto di vista amministrativo che personale perché la Pro Loco mi ha permesso di formare e di esser formato, sempre all’ombra dell’amore per la mia città. In particolare sono tre i punti a cui tengo di più: il primo risale al 2006 quando la Pro Loco, attraverso la modifica dello statuto, è divenuta Associazione di Promozione Sociale permettendoci di avere accesso ai fondi del 5per mille che sono reinvestiti sul territorio per la crescita della città. Il secondo punto è quello dell’affiliazione, attraverso l’Unpli, al Servizio Civile Nazionale che dal 2004 ha permesso a venti giovani di fare una bella esperienza di vita assicurando, parallelamente, l’apertura della sede per quaranta ore settimanali. In ultimo posso dirmi fiero, nonché grato all’amministrazione Rega, per la stipulazione della convenzione comunale relativa allo IAT (Informazione Accoglienza Turistica) per lo sviluppo e la promozione dell’aspetto culturale cittadino in ogni direzione. In realtà - continua Cucciniello - ho percepito collaborazione intensa con tutte le amministrazioni: con quella Capaldo che ci ha fornito la sede di via Roma e anche con Laurenzano che è sempre presente e disponibile nelle molteplici manifestazioni che portiamo avanti anche con le scuole e gli altri enti di Atripalda. Insomma - conclude Cucciniello -, il motore della pro Loco è l’amore per la città e perciò chi condivide questa passione non può non sostenere l’associazione e, ancor meglio, non farne parte».
A seguito della presentazione del libro, ci si è spostati nella sede di via Roma per ammirare la mostra documentaria dal titolo “Radici… 40 anni di attività”, un’esposizione contenente non solo foto ma numerosi documenti testimonianti l’attività e la passione che nel tempo non hanno smesso di aumentare.
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