Le radici della festa sono antiche e colme di devozione e gratitudine: come la chiesetta che ha ospitato la messa del 2 luglio
Sabato scorso, alle ore 20.30, don Enzo De Stefano ha celebrato una Santa Messa nella chiesetta di Santa Maria delle Grazie in piazza Garibaldi (di fronte alla farmacia De Laurentiis). Per antica tradizione, il nostro centro storico celebrava con autentica devozione la ricorrenza del 2 luglio, festività della Madonna delle Grazie, con manifestazioni popolari, religiose e folcloristiche che, purtroppo, il tempo ha affievolito e fatto scomparire. La chiesetta fu costruita verso la seconda metà del Seicento, in seguito alla peste del 1656 che causò innumerevoli perdite umane ad Atripalda e nei casali (Cesinali, Aiello e Tavernola). Il morbo penetrò in Irpinia nell’ultima decade di maggio, estinguendosi del tutto solo il 9 dicembre 1656. la pietà popolare o pie confraternite, per ringraziare la Vergine, eressero questo pio luogo così caro agi atripaldesi. La cappella, rimasta intatta dopo il terremoto del 1980, fu abbattuta per consentire una veloce demolizione del sovrastante e pericolante edificio nel quale era inglobata. All’interno troneggiava un quadro del ’600 di scuola napoletana, recante l’immagine di grande intensità espressiva della “Madonna delle Grazie”. Ella, oggi e sempre, protegge il nostro popolo con ineffabile amore.
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